Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] sarebbe stato capace di vedere il bosone di Higgs se esso avesse avuto una massa minore di 115 GeV. Le particelleelementari, secondo il modello di Higgs, acquisiscono massa nell’interazione con il bosone omonimo. Ciò implica che quanto più una ...
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Particelleelementari. Esperimenti
Riccardo Faccini
Fernando Ferroni
La fisica delle particelleelementari, detta anche delle alte energie, è nata e giunta a piena maturità nel corso del XX secolo. [...] , che sarebbe stato capace di vedere il bosone di Higgs se esso avesse avuto una massa minore di 115 GeV. Le particelleelementari, secondo il modello di Higgs, acquisiscono massa nell'interazione con il bosone omonimo. Ciò implica che quanto più una ...
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La grande scienza. Particelleelementari
Nicola Cabibbo
Particelleelementari
La materia presenta una gerarchia di strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni [...] , fenomeni di violazione delle simmetrie CP e T, da me proposti nel 1978.
Oltre il Modello standard
Lo studio delle particelleelementari non si è affatto concluso con l'affermazione del Modello standard, anche se esso sembra in ottimo accordo con i ...
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In fisica delle particelleelementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] adronici, negli anni 1960 è emerso il risultato, di fondamentale importanza per il successivo sviluppo della fisica delle particelleelementari, che gli adroni sono stati legati di costituenti più semplici, di spin 1/2, detti quark (➔). I barioni ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelleelementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] altro m., il m. K. Successivamente, con l’avvento delle grandi macchine acceleratrici, è stato scoperto un gran numero di nuovi m. (➔ particelleelementari), tra i quali il m. η (v. tab.).
Il m. π, o pione, esiste nelle tre varietà π+, π−, π0, cioè ...
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In fisica delle particelleelementari, denominazione comune del mesone π (➔ mesone). Si chiama pionio un sistema legato elettromagneticamente formato da due p. di carica opposta. Pionizzazione è termine [...] poco usato, introdotto per indicare la produzione di p. in seguito a interazioni nucleone-nucleone, mesone-nucleone, γ-nucleone ...
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In fisica delle particelleelementari, termine inglese («sapore») usato per indicare i vari tipi di quark u, d, s, c, b e t (➔ quark) e i diversi numeri quantici che li caratterizzano. Così, per es., il [...] quark s possiede il f. stranezza, ha cioè il numero quantico stranezza s=−1 mentre tutti gli altri quark hanno s=0. Di ciascun tipo si hanno tre repliche diverse, caratterizzate da un numero quantico ...
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In fisica delle particelleelementari, numero quantico additivo conservato nelle interazioni forti (➔ forti, interazioni) ed elettromagnetiche, pari alla somma del numero barionico B e della stranezza [...] S, Y=B+S. La carica elettrica Q di una particella, assumendo come unitaria la carica dell’elettrone, è legata alla terza componente dello spin isotopico Iz e alla i. dalla formula di Gell Mann-Nishijima Q=Iz+Y/2. La scoperta di adroni con nuovi ...
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Fisica
In fisica delle particelleelementari, insieme di particelle prodotte in una interazione, le cui traiettorie siano concentrate in un cono di piccola apertura intorno a una determinata direzione [...] (asse del j.).
Tecnica
Abbreviazione di jet airplane, velivolo per il quale la propulsione è determinata, per reazione, dall’espulsione di liquidi o gas, ottenuta mediante dispositivi detti propulsori ...
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In fisica delle particelleelementari, la regione dello spazio dei quadrimpulsi di una particella corrispondente a un valore del modulo quadrato del quadrimpulso pari a m02c4, con m0 massa della particella [...] e c velocità della luce nel vuoto. Una particella è reale, e quindi può essere osservata con un rivelatore, solo se è in m.; è virtuale, ossia compare negli stadi intermedi dei calcoli perturbativi, se è fuori m.: un fotone, per es., è in m., o ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...