Metodo numerico basato su procedimenti probabilistici, usato in statistica per la risoluzione di problemi di varia natura, che presentano difficoltà analitiche non altrimenti o difficilmente superabili. [...] Quest’ultimo aveva già precedentemente condotto alcuni esperimenti numerici (che potremmo oggi definire m.) sul modo in cui particelle neutre interagivano con la materia condensata.
A partire dalla fine degli anni 1940 si osservò un interesse sempre ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] va applicata a ogni stadio i-esimo e per l'intero razzo si ha Δv=gIe ln(Σiμi). ◆ [FSN] Spessore di m.: v. particelle attraverso la materia: IV 455 a. ◆ [FSD] Teorema delle m. efficaci e tensore m. efficace: v. elettroni, dinamica nei solidi di: II ...
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Planck Max
Planck 〈plank〉 Max [STF] (Kiel 1858 - Gottinga 1947) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Kiel (1885), poi nell'univ. di Berlino (1889); socio straniero dei Lincei (1914); ebbe il premio [...] con ℏ costante di P. ridotta, c velocità della luce nel vuoto, G costante della gravitazione universale (v. particelle elementari: IV 468 d); per una particella puntiforme con tale massa, M²MP, il raggio di Schwarzschild, 2GM/c2, è dell'ordine della ...
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Fisica
Livello energetico
Nell’ambito della fisica quantistica, ognuno dei valori discreti che può assumere l’energia di un sistema, per es. un atomo, o di una particella in un sistema, per es. un elettrone: [...] dove le onde di superficie, trasmettendo il loro movimento verso il basso, esercitano una trazione sul fondo, muovendo le particelle sabbiose depositate; il limite più interno, verso terra, che viene raggiunto dalle onde durante eventi di tempesta ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] della meccanica quantistica, infine, hanno posto il problema dell’esistenza di eventi intrinsecamente casuali a livello delle particelle subatomiche.
Linguistica
Il termine c. indica la forma particolare che il nome assume, in lingue flessive o ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] mediante la 'teoria degli incontri', immaginando le due popolazioni come due sistemi di particelle di un gas perfetto e gli incontri come urti fra queste particelle: l'effetto della predazione era proporzionale al numero dei possibili incontri. La ...
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dipolo
dipòlo [Comp. di di- e polo "con due poli"] [LSF] Sinon., poco usato come tale, di bipolo. ◆ [ALG] [EMG] Sorgente vettoriale puntiforme di un campo vettoriale, caratterizzata da una grandezza [...] una spiretta circolare piana percorsa da corrente elettrica, un elettrone legato in moto sulla sua orbita atomica, molte particelle libere) non hanno struttura di dipolo. ◆ [CHF] Denomin. delle molecole polari, cioè delle molecole dotate di momento ...
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vetro
vétro [Der. del lat. vitrum] [FTC] [FSD] Lo stato di aggregazione della materia che si produce quando un liquido viene raffreddato e diventa rigido senza cristallizzarsi: v. vetro. Per le proprietà [...] contengono alogenuri di argento e sono chiari prima dell'esposizione alla luce solare; per azione di quest'ultima le particelle di alogenuro danno poi origine ad argento metallico, che conferisce al v. colorazione grigia, facendolo diventare così un ...
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Helmholtz Hermann Ludwig Ferdinand von
Helmholtz 〈hèlmolz〉 Hermann Ludwig Ferdinand von [STF] (Potsdam 1821 - Berlino 1894) Prof. di fisiologia nell'univ. di Königsberg (1849) e di anatomia e fisiologia [...] né terminare entro il fluido, ma solo estinguersi sulle pareti del recipiente o continuare indefinitamente a esistere; (b) le particelle di fluido che, a un certo istante, appartengono a un vortice continuano ad appartenervi durante tutto il moto del ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] centigrado. In misure di frequenza, c è il simbolo di ciclo (per es., c/s, cioè cicli al secondo). In fisica delle particelle elementari, la lettera c indica uno dei sapori o flavours dei quark detto charm (o fascino); la lettera C l’operazione di ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...