Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] che, dopo che, appena che, e simili, quando hanno forma esplicita, mentre nella forma implicita possono esprimersi con il participiopassato (preceduto o no da appena, dopo), con il gerundio, con l’infinito preceduto dalle preposizioni in, a, su o ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] del futuro attivo con forme perifrastiche (amatus est per amatur), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participiopassato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi).
Nella sintassi si riscontra: la fissazione dell’ordine delle parole nei ...
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Proposizione subordinata che esprime un fatto nonostante il quale avviene ugualmente quanto è detto nella reggente. La forma esplicita ha di norma il congiuntivo ed è introdotta dalle congiunzioni concessive: [...] , o dalle locuzioni per quanto, con tutto che, nonostante che. La forma implicita può avere il verbo nel participiopassato retto dalle stesse congiunzioni (sebbene malato …), o nel gerundio introdotto da pure (pur essendo molto audace …). Più raro ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] 2 dilettanza ci siano 15 diletto, per 3 disianza 50 disio, per un fallanza 9 fallo. Anche i sostantivi da participiopassato, maschili e femminili, rimasti in Dante dopo l’abbondante afflusso duecentesco, sono pochi e quasi tutti ancora vivi oggi. D ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] via via il valore di presente (o infinito) con l’emergere delle ulteriori distinzioni previste dalla sequenza. Il participiopassato esprime dapprima il completamento di un’azione, ovvero l’aspetto (➔ aspetto) perfettivo (lava eh pentola … lavato eh ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] ‘analogiche’, specie nel congiuntivo (potiamo «possiamo», vadi «vada», facci «faccia», stasse «stesse»), nel passato remoto (misimo «mettemmo») e nel participiopassato (faciuto «fatto»), nonché la generale riduzione dei tempi e dei modi.
A livello ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] «molto», isbasola «spazzola»;
(b) morfosintassi: riduzione del sistema verbale a due forme, corrispondenti all’infinito e al participiopassato dell’italiano: l[ə]wrare, l[ə]wrato «lavorare»; assenza di articolo: r[ə]gasi m[ə]njato «i ragazzi/bambini ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] innaturale, riduzioni morfosintattiche come l’omissione dell’articolo e l’uso sovraesteso di infinito e participiopassato, frasi brevi (➔ pronuncia). Le ricerche empiriche evidenziano un’ampia variabilità interpersonale, condizionata in primo luogo ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] l’articolo è omesso:
(3) aprire porta, fare luce «apri la porta e accendi la luce!»
(d) l’infinito e il participiopassato sono sovraestesi e la temporalità è espressa con avverbi:
(4) cosa fare tu ora, adesso? «cosa stai facendo?»
(5) piovuto tanto ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...