complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] si comporta con naturalezza e senza incertezze
Storia del termine
Il termine complesso deriva dal latino complexus, participiopassato del verbo complecti che vuol dire "abbracciare, comprendere". Sta quindi a indicare un insieme composto da più ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] , un processo altamente produttivo. Il fenomeno interessa aggettivi di tutti i tipi, inclusi i participipassati e presenti aggettivali (➔ participio).
Il sistema italiano è la continuazione diretta di quello latino, rispetto al quale presenta poche ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] :
(5) telegrafandoglielo; vedendola; dandoglielo
(6) avendola vista; avendoglielo dato
(e) il ➔ participiopassato, in funzione di subordinata – il cosiddetto participio congiunto (es. 7; ➔ assolute, strutture) – e di modificatore di nome (es. 8 ...
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fisco
Fabrizio Galimberti
Come lo Stato preleva tasse dai contribuenti
In origine il fisco era un cesta (dal latino fiscus "cesta"), ma oggi in questa cesta entrano le imposte e le tasse che lo Stato [...] prepotenze e oppressione. Storicamente questo è dovuto al fatto che le imposte (sostantivo) sono, appunto, imposte (participiopassato del verbo imporre): quando una comunità decise di mettere assieme le proprie risorse e creare servizi pubblici ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] analiticamente ripartite tra un ausiliare e una forma verbale di modo non finito (participiopassato).
Mentre al passivo non esistono tempi semplici (➔ passiva, costruzione), tutti i modi della coniugazione verbale attiva dispongono di almeno un ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] limitato, essendo presente solo in posizione intervocalica, ad es. [ˈfuːso] «strumento per filare» e [ˈfuːzo] «participiopassato del verbo fondere» e solo nel toscano. Nell’italiano settentrionale la pronuncia della sibilante è infatti sonora ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] z]erio, *[z]olo), mentre all’interno di parola si trovano coppie minime (chie[s]e: «passato di chiedere» ~ chie[z]e «edifici di culto»; fu[s]o: del telaio ~ fu[z]o: «participiopassato di fondere»). In tal caso, si dirà che /s/ e /z/ sono fonemi dell ...
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PERSONALI, PRONOMI
I pronomi personali sono pronomi che indicano chi o che cosa è coinvolto in una comunicazione linguistica, tralasciando di ripetere l’elemento grammaticale (soggetto o complemento) [...] margiarmeli /avermeli mangiati
cantarvela / avervela cantata
giocarcela / avercela giocata
– più raramente, ➔participiopassato, quando introduce una proposizione ➔subordinata
giocatomela
mangiatovelo
– ➔imperativo
cantamelo!
giocatela!
Nel ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] di carattere morfosintattico. In primo luogo, quando il verbo che funge da nucleo (➔ sintagma, tipi di) è usato al participiopassato, si tende a evitare l’accordo con il nome considerandolo invariabile, come in (2) per fatto menzione (Serianni 1988 ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] ’ nulla di paragonabile, perché danno solo indicazioni sulla coniugazione a cui il verbo appartiene: ad es., -a- dice che il participiopassato è formato per mezzo del suffisso -to: parlato, -e- dice che è formato per mezzo del suffisso -uto: temuto ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...