FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] l'espée. A poco a poco il gruppo costituito dall'ausiliare e dal participio è stato percepito come una forma verbale coerente, uguale al perfetto semplice traxi, e il participio ha avuto la tendenza a diventare invariabile, j'ai trait l'espée. Ma ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] ): dixi, dije; feci, hice; habui, hube; ma in generale indebolì i perfetti forti sul modello usuale accentato sulla desinenza: tímui, temí; valui, valí; arsi, ardí, ecc.
In simil modo i participî forti dictu, dicho; factu, hecho; ruptu, roto, ecc. si ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] ") e non deriva da ftft "saltare". Il cosiddetto "pseudo-participio" corrisponde in tutto, per forma e per significato, al permansivo accadico, e va tenuto distinto dal perfetto semitico. Gli aaltri modi in egiziano sono di formazione speciale ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] -on; per cui la parola (toi)m-ti-u corrisponde perfettamente al latino men-ti-o. Ma l'esistenza generica delle desinenze in sono così caratteristiche: si ha un participio passato passivo e un participio di necessità paragonabili a quelli latini, ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] di pascoli montani e di rupi: tutto ciò con perfetto parallelismo di quanto si constata nelle Alpi. Meno sviluppata e al treilea ecc., alb. i düti, i treti ecc.; 9) uso del participio passato in luogo dell'infinito retto dalla prop. "da": p. es. rom. ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] forma continuativa stā-ëe-t mediante l'aggregazione di un suffisso perfettivo ē, fu opposto formalmente a stā-t invece che a cfr. pando da pat-nü-), che doveva avere valore di participio di necessità da remota età: coincide infatti per il significato ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] -iranico; l'aoristo è già poco vitale e dell'antico sistema del perfetto non rimangono che āha "era" (il cui paradigma è risultato di participiale mediante la fusione dell'ausiliare con il participio e il conseguente ritorno alla costruzione attiva. ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] per l'azione imperfettiva, e rispettivamente per mezzo di di- e za- per l'azione perfettiva. Questi ausiliari si uniscono all'inessivo del nome verbale o infinito al participio o al radicale che ne è l'abbreviazione.
La perifrasi e-thor-te-n da (cfr ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] ἄλλους κατηχήσω; I Cor., XIV, 19). Quindi, al participio passivo κατηχούμενος "catecumeno" (v.), il verbo designò nell' di catechismi, nei quali tuttavia è difficile trovare un perfetto accordo sulle materie di fede. Dei protestanti italiani è da ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , dovuto, perduto, veduto, ecc.), più di rado al tema del perfetto (vissuto) o del presente (bevuto e le forme arcaiche o dialettali vagliuto «valso» e possuto «potuto»). I participi forti si dividono nelle classi in -to (dictus, natus), in -sto ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...