Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] singolare dell’indicativo presente, prima persona dell’indicativo perfetto, supino, infinito presente. Quindi, ad es., tre forme: infinito senza la particella to, passato semplice, participio passato; ad es., il paradigma del verbo to see « ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] si esprimevano con perifrasi quali cantatus est, per es., per il perfetto passivo». In forme di questo tipo, l’idea di perfettività e di passato sono espresse dal participio e non dall’ausiliare, che è in effetti al presente.
Successivamente ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] futuro semplice di un ausiliare (essere o avere) e dal participio passato del verbo. Si tratta di una creazione romanza: una forma sintetica di futuro anteriore formato dal tema del perfetto (per es., laudavĕro «avrò lodato»), caratterizzata da un ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] forma semplice ammessa in questa funzione è il participio passato, che in una frase subordinata (per es., uscito Gianni, ci accorgemmo che …; ➔ assolute, strutture) esprime il compimento perfettivo dell’evento rispetto a un momento di riferimento ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] iperbato e in particolare utilizza l’anastrofe portandola a perfetto equilibrio formale:
(1) Tanto gentile e tanto la fama ancor nel mondo dura
(Inf. II, 58-59)
anteponendo il participio all’ausiliare:
(3) Fu il sangue mio d’invidia sì riarso,
che ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di svolgimento e azione compiuta; il conseguente uso del futuro perfetto, opposto al futuro semplice; d) nella sintassi il sorgere ), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi). ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] di Bisanzio non mai conservata altrove in modo tanto perfetto; quella che una voce unanime ha definito la "basilica Boerio conserva ancora la forma antiquata von "andiamo". Egualmente il participio di prima coniugazione in -ato > -ò che oggi ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] stesse forme temporali (l'imperativo avere l'aoristo o il perfetto come in greco) o viceversa che ci siano forme temporali categoria del verbo e del nome cfr. gerundio; infinito; participio e soprattutto nome, dove è sottolineata la differenza fra ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] satya (nom.-acc. sing. neutro satyam), 'vero' egli ricava sat dal participio di as- 'essere' e -yam dal verbo i- 'andare', più il radice gam-. Jagmatuḥ (terza persona duale indicativo perfetto attivo), 'entrambi andarono', jagmuḥ (terza persona ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] da altra struttura; al fine di ristabilire la rima perfetta non si renderebbe necessaria alcuna 'ritraduzione' in siciliano ), 17 dismaruto : 19 feruto, con desinenza siciliana del participio;
Pietro Morovelli, Donna amorosa sanza merzede, 10 fino : ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...