Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] sono il futuro sintetico e la perifrastica attiva (participio futuro + esse). Invece la perifrasi habeo + /v/ avrebbe inoltre condotto a una piena sovrapposizione tra le forme del perfetto e dell’imperfetto e quelle del futuro (D’Achille 2001: 97).
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] gt; sarò amato; così come, al modo congiuntivo, il perfetto latino modella il presente italiano: amātus sim «sia stato amato» dell’ausiliare essere al tempo corrispondente e l’aggiunta del participio: ero stato amato, fui stato amato, sarò stato amato ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] da forme non finite del verbo, come ➔ gerundio e ➔ participio: uscendo di casa, incontrai Giovanni.
Le categorie di tempo e dell’aspetto, la distinzione più comune è quella tra aspetto perfettivo e aspetto imperfettivo:
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a. quel giorno Carlo ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] flessione): nel primo caso rientrano, ad es., le forme dell’imperfetto congiuntivo, del gerundio, del participio presente e perfetto e dell’infinito (tranne che gli infiniti rizotonici della seconda coniugazione: per es., teméssi, dormèndo, cantànte ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] (ivi, p. 105)
Va ricordata anche la costruzione participio passato + che + verbo ausiliare, che rappresenta una sorta (43) Salabaetto mio, ben conosco che il tuo è vero e perfetto amore verso di me, quando, senza aspettar d’esser richiesto di così ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] essendo partito Gianni, abbiamo cambiato programma), ➔ participio (partito Gianni, abbiamo cambiato programma), ➔ c’era quindi un’unica forma (in latino quella di perfetto semplice) che permetteva di esprimere la focalizzazione aspettuale sia sull’ ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] della ➔ grammaticalizzazione dell’infinito latino in combinazione con il perfetto habui > lat. volg. -*ei (per es.: ), in opposizione ai tre modi non finiti (➔ infinito, ➔ participio e ➔ gerundio).
Per ciò che riguarda il condizionale passato ( ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] di italiano L2 (➔ acquisizione dell’italiano come L2), in cui si trova il participio passato senza ausiliare come mezzo per esprimere aspetto perfettivo. Sopprimendo l’ausiliare si tralascia la codifica del tempo che però può anche essere ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] singolare dell’indicativo presente, prima persona dell’indicativo perfetto, supino, infinito presente. Quindi, ad es., tre forme: infinito senza la particella to, passato semplice, participio passato; ad es., il paradigma del verbo to see « ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] si esprimevano con perifrasi quali cantatus est, per es., per il perfetto passivo». In forme di questo tipo, l’idea di perfettività e di passato sono espresse dal participio e non dall’ausiliare, che è in effetti al presente.
Successivamente ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...