Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] privi di un particolare significato che ne registri la trattazione in un lemma autonomo; ➔ alterazione), del participiopresente e del participio passato (quando essi vengano usati con funzione di aggettivo o di nome, senza tuttavia avere un ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] , lo / la erede, il / la testimone, il / la custode), al cui interno formano un gruppo produttivo le parole derivate dal participiopresente (lo / la amante, il / la cantante), quelle derivate con suffissi come -bile, -ese (il / la contabile, lo / la ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] di nome (es. 8):
(7) andatosene dopo un’ora; accortasi dell’errore
(8) la lettera consegnatagli
(f) il participiopresente in funzione di modificatore di nome (in genere con il riflessivo si):
(9) a. viaggiatore recantesi in un territorio terzo
b ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] semplice.
Si distinguono quattro tempi semplici all’indicativo (➔ presente, ➔ imperfetto, ➔ passato remoto, ➔ futuro), due rispettivamente al ➔ congiuntivo (presente, imperfetto) e al ➔ participio (presente e passato), mentre si trova un solo tempo ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), [...] assoluto in -issimo e continuano, senza eccezioni, le forme del superlativo latino costruite ricorrendo al participiopresente dei verbi dico (dire), facio / -ficio (fare), volo (volere), per cui abbiamo: benèdico → benedicentissimo, malèdico ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] , in questo caso, e il paradigma delle sue forme flesse.
Sono sempre possibili, però, scostamenti, pur minimi; nel participiopresente di contravvenire, per es., la i di veniente si cancella e si ha contravvenente (termine tecnico del linguaggio ...
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GERUNDIO
Il gerundio è un modo verbale indefinito che ha soltanto due tempi: il gerundio presente (o semplice) e il gerundio passato (o composto); il gerundio passato si forma con il gerundio dell’ausiliare [...] dal verbo della reggente
Luigi passeggiava curiosando tra le vetrine dei negozi
• Il gerundio appositivo, che sostituisce un participiopresente con funzione di ➔apposizione
Il pilota, stringendo il volante tra le mani, sterzò con tutta la sua ...
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Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] oppure usati con funzione di aggettivi o di sostantivi, e quindi anche declinati nel genere e numero (come, in italiano, il participiopresente e passato); frase n., frase in cui manca il predicato verbale (es., tutti a casa!) o in cui il predicato n ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participiopresente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’infinito: difficile a ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] di valore piuttosto grammaticale che intellettuale, come pogh (inglese moderno though), pay (ingl. mod. they) e la desinenza del participiopresente in -ande (ora disusata). Le parole scandinave erano entrate nell'uso specie nel nord e nell'est. La ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....