maritare
Bruna Cordati Martinelli
Ambedue le occorrenze (Cv IV XXVII 14 e 18), nel senso proprio, riguardano Marzia; la prima, maritossi a Ortensio, fa parte del racconto della vita della donna dopo [...] , gli chiede di riprenderla con sé. Si notino i due diversi costrutti del verbo, che una volta ha per soggetto Marzia, una volta Catone.
Il participio passato, con valore di sostantivo, in Fiore LVII 3 alcuna... / o maritata o vedova o pulzella. ...
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L'ablativo è il caso grammaticale che indica in molte lingue indoeuropee il punto di partenza. L'hanno perduto il greco, il baltico, lo slavo, il germanico. In latino sono andate a confondersi con le forme [...] , prezzo). Da notare il cosiddetto ablativo assoluto, il quale è formato da un sostantivo all'ablativo, concordato con un participio (oppure con un aggettivo o un sostantivo di valore predicativo), ed esprime, senz'alcun legame grammaticale con la ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] latina, è sempre rappresentata da forme analitiche con ausiliare: oltre a essere, i due verbi menzionati andare e venire + participio passato.
Il significato di base di andare è quello di «muoversi, spostarsi», detto anche di mezzi di trasporto (auto ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] strumento (➔ strumento, nomi di). Tali derivati hanno suscitato molte discussioni in letteratura per la definizione della base (è il participio passato del verbo o il tema del presente? Su questa e altre questioni vedi Lo Duca 2004a: 351-356, Patrono ...
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sazio
Antonio Lanci
Si registra una sola volta nella prosa del Convivio e con una discreta frequenza nella Commedia (per lo più in rima), con valore predicativo.
Il senso proprio di " soddisfatto per [...] dell'Eunoè), in XXXIII 138 lo dolce ber che mai non m'avria sazio, come aggettivo verbale in funzione di participio passato, cioè " saziato ".
In altri passi, il termine ricorre ancora in senso proprio, ma in costrutti figurati indicanti il desiderio ...
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dispiacere (verbo)
Gioacchino Paparelli
Si trova usato nella Commedia soltanto impersonalmente, alla III persona singolare con pronome personale: come formula di cortesia, in If XV 31 non ti dispiaccia, [...] Fiore CLIX 6 sì par ch'a Dio e al mondo dispiaccia sembra accostarsi al valore del participio in If III 63 a Dio spiacenti e a' nemici sui.
E appunto come participio, ma con più deciso valore di aggettivo, ricorre ancora nel Fiore CLVI 3 ve n'ha due ...
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TU O TE?
Il pronome personale tu si usa sempre con funzione di ➔soggetto
Non sarai certo tu a impedirmi di esprimere la mia opinione
«Sei tu che ti lamenti, io mi accetto» (M. Mazzantini, Venuto al [...] , parere
Io non solo te, io non sono te, non sono solo te (E. Marrone, Non sono solo te)
– con un participio assoluto
senti di aver deluso tutti, te compresa (www.amiciobesi.forumfree.it).
Usi
L’uso di te come soggetto, ampiamente diffuso in ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] presente coincidono con il medio, mentre quelli derivati dal tema di perfetto presentano una coniugazione perifrastica formata dal participio perfetto e dal verbo esse «essere» (laudatus sum «sono stato lodato»). Le lingue neolatine, sviluppando una ...
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tardare [tarde, in rima, cong. pres. II singoli
Luigi Blasucci
Il verbo è attestato in tutte le opere volgari di D. a eccezione della Vita Nuova; è presente anche nel Fiore.
Nel senso di " attardarsi [...] senso II XIII 28 la tardezza del suo, di Saturno] movimento per li dodici segni; e v. anche l'aggettivo ‛ tardo '. Come participio con funzione aggettivale: Pg XVII 87 qui si ribatte il mal tardato remo, in cui è implicito il paragone tra gli spiriti ...
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tormentare
Guido Favati
In senso proprio significa " torturare ", " straziare ", più spesso in punizione di una colpa. La connessione fra colpa e tormento è esplicita in If XXVIII 47, dove Virgilio [...] , il poeta potrebbe costantemente ripetere: novi tormenti e novi tormentati / mi veggio intorno (If VI 4; si noti il participio sostantivato).
Ai tormenti dell'Inferno allude anche l'infinito sostantivato di Rime LXVIII 36: se l'anima non ottiene da ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...