soggiacere (subiacere)
Alessandro Niccoli
In senso proprio indica la positura di una cosa situata al di sotto di un'altra; con quest'accezione ricorre solo nella descrizione dello scudo araldico dei [...] solo che egli " è sottoposto " a Dio, forza più potente e natura assai più perfetta di quella dei cieli: ma in questo soggiacere è la condizione stessa della sua libertà.
Per l'uso del participio in funzione di aggettivo e sostantivo, v. SUGGETTO. ...
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ratto
Lucia Onder
Aggettivo, usato spesso come predicativo. Nel senso di " veloce ", " rapido ", in If III 53 vidi una 'nsegna / che girando correva tanto ratta, / che d'ogne posa mi parea indegna; [...] Pg XVIII 103 Ratto, ratto, che 'l tempo non si perda / per poco amor. Tanto " rapidamente " da giungere a " improvvisamente ", in If IX 37 in un punto furon dritte ratto / tre furie infernal di sangue tinte.
Per r. participio di ‛ rapire ' v. RAPIRE. ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] vasto e che comprende anche l'‛osmānlï, si dividerebbe in due sezioni: α) sezione qalγan e β) sezione qalan, dalla forma del participio qal(γ)an "restato". Alla sezione β apparterrebbe la lingua degli Oghuzi dell'XI sec. Ciascuna di queste sezioni si ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] (con K. Brugmann) che provenga da un suffisso -tno- (per la fonetica cfr. pando da pat-nü-), che doveva avere valore di participio di necessità da remota età: coincide infatti per il significato ed è quasi identica per il suffisso la forma lituana in ...
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Uno degli spiriti più rappresentativi della Colombia, nato a Bogotá il 10 novembre del 1843 e morto ivi il 5 agosto del 1909. Figlio del grande J. E. Caro, ne continuò la tradizione nel campo delle lettere [...] : Poesías, Bogotá 1866; Estudio sobre el utilitarismo, 1869; Gramatica de la lengua latina (con R. J. Cuervo), 1893; Tratado del participio, 1870 e 1910; Horas de amor, 1871; Obras de Virgilio, traducidas, 1873-76, in 3 voll.; El Parricidio, 1880 ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ca («cane»), bé («bene»), tuttavia non mancano tratti veneti dovuti al successivo influsso di questa varietà, come la presenza del participio in -ést(o) e il morfema -o di prima singolare presente in tutto il Trentino, in opposizione al lombardo -i ...
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lasciare (lassare)
Giuseppe Francescato
Il verbo è abbastanza frequente nelle opere di D., soprattutto nella Commedia, sia come transitivo che come reggente di altri verbi (all'infinito o con ‛ di ' [...] non mi lasciar... così disfatto; XXII 151 noi lasciammo lor così 'mpacciati; I 27, XXXIII 145, Pg XXX 49, XXXII 95 (nel participio passato), Pd IX 121, XXX 50 (talvolta la ‛ condizione ' è indicata solo in modo indiretto: If XXXIV 89 credetti vedere ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] di carattere morfosintattico. In primo luogo, quando il verbo che funge da nucleo (➔ sintagma, tipi di) è usato al participio passato, si tende a evitare l’accordo con il nome considerandolo invariabile, come in (2) per fatto menzione (Serianni 1988 ...
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dottore
Sebastiano Aglianò
Nome di agente da doceo, e come tale sentito sempre dal poeta. D'altra parte il doceo dantesco indica in netta prevalenza non un comune insegnamento, ma quello altissimo dato [...] a discente ch'a dottor seconda (Pd XXV 64), cioè a un allievo che risponda al suo maestro (il termine corrispondente al participio è il nostro nome d'agente: ‛ docente ' è formazione moderna). In Pd XXXII 2, s. Bernardo libero officio di dottore ...
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proporre (proponere; la forma del pass. rem. propuosi è documentata nella Vita Nuova)
Bruno Bernabei
Raro nell'opera poetica, è ampiamente documentato nel Convivio e, soprattutto, nella Vita Nuova, nella [...] di p. in Cv III IX 3 si propone a che la scusa fa mestiere.
In D. si registra spesso il participio passato ‛ proposto ', prevalentemente in funzione attributiva col significato di " posto innanzi ", " premesso ": Cv I XII 1 le su proposte ragioni; II ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...