enallage
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nello scambiare le parti del discorso, o i modi e i tempi verbali, o il numero dei nomi, contravvenendo alle norme grammaticali per variare il discorso. [...] 10). Un'e. nell'uso dei modi può considerarsi anche volta nel terzo epiciclo (Pd VIII 3), dove l'uso latineggiante del participio passato sostituisce il più normale gerundio (cfr. volgendosi, Pd VII 4).
All'e. va ricondotto infine l'uso improprio del ...
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PALLIO
Serafino RICCI
Ugo Enrico PAOLI
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. Con la parola pallium (dimin. palliolum) i Romani, traducendo genericamente il nome del mantello greco, ἱμάτιον, contrapponevano l'abito forestiero alla [...] stata una libertà intollerabile.
Dobbiamo a I. Wilpert le indicazioni precise sull'uso tardo del pallio, che riceve da un participio o da un aggettivo aggiunto la determinazione di questo uso, mentre per sé stesso il termine acquista un significato ...
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I santuari e i pellegrinaggi
Giovanna Rech
I santuari e i pellegrinaggi sono fenomeni religiosi che si rincorrono nello spazio e nel tempo. Se il santuario è principalmente un luogo sacro, il pellegrinaggio [...] perfettamente il concetto di santuario nel suo uso moderno e contemporaneo: è noto che il termine deriva dal latino sanctus, participio passato del verbo sancire la cui radice è la stessa di sacer5, ma nulla aggiunge del lato storico, cognitivo e ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] aggettivale, come invece in alcune attestazioni in I XII 4-7, ad es. lo volgare è più prossimo quanto è più unito, e, con il participio presente, IV 12 quanto la cosa è più divina è più di Dio simigliante; IV Le dolci rime 99 l'una val ciò che l ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] e non il contrario (un mucchio di ruine; la morte di un suo cugino; l’orme de’ suoi piedi; piena di dolore); il participio segue l’ausiliare (è consumato; è perduto; ho lasciato; sono condannato; ho veduto). Solo l’aggettivo di relazione e il ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] mediante tutto
Voi siete tutti matti!
– rafforzando il significato dell’aggettivo facendolo seguire da una locuzione, da un participio presente o da un altro aggettivo di significato analogo
Gli ha fatto uno sgarbo brutto forte
Ha comprato una ...
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tendere
Alessandro Niccoli
Ricorre nel senso proprio di " svolgere nel senso della lunghezza o della larghezza ", significato che si registra anche per ‛ distendere ' (v.) e ‛ stendere ' (v.), senza [...] molte corde tese; ma può anch'essere che tesa sia sostantivo (tensione, cfr. Purg. XXXI, 17), e tempra sia un... participio di forma forte... per temprata: ‛ armonizzata tensione di molte corde ' "). ‛ T. l'arco ' ricorre nel Fiore: in CCXXV 4, con ...
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fidare [cong. pres. II singol. anche fide]
Fernando Salsano
Nella forma transitiva significa " affidare ": If II 12 prima ch'a l'alto passo tu mi fidi, " tu mi commetta " (Boccaccio; anche Benvenuto: [...] 11 Deh non guardare perché a lei mi fidi (" fidarsi coll'a, per solito, dice più che col di ", Tommaseo, Dizionario).
Il participio, come aggettivo, in Pg VIII 42 stretto m'accostai... / a le fidate spalle, vale " che ispira fiducia ", in quanto l ...
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ardere
Freya Anceschi
Come verbo transitivo vale " assoggettare all'azione del fuoco ", quindi " consumare, distruggere col fuoco ": lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto (Cv IV XXVI 13); inoltre [...] più che mai ardea (Pd XXVII 90); mai per mio veder non arsi / più ch'i' fo per lo suo (XXXIII 28).
Nella forma del participio passato, con valore di aggettivo, si hanno esempi in If XXX 75 il corpo sù arso lasciai, e Pd XVIII 100 nel percuoter d'i ...
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matto
Lucia Onder
Si rilevano nell'uso di questo aggettivo due diverse gradazioni d'intensità. La più forte dà m. nello stesso grave significato con cui D. usa ‛ folle ' (v.), cioè " contrario alla [...] 'ell'aggia non m'ha crocco, il termine compare due volte, in rima; nel primo caso (al v. 361) m. è probabilmente participio passato di ‛ mattare ' (v. voce seguente) e vale " vinto " (Parodi), ma non si esclude che esso sia tratto dall'espressione in ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...