Porta, Carlo
Dante Isella
Come ebbe a rilevare il Salvioni, la Commedia, a differenza dell'Orlando Furioso e della Gerusalemme liberata che vennero tradotti in dialetto a pochi decenni dalla loro comparsa, [...] della lingua: tali i perfetti organici " Vens " (I 65), " se franchè " (I 93), " compars " (II 82), il participio di ‛ avere ' " biuu ", ecc., da intendersi come omaggi alla tradizione letteraria milanese piuttosto che come elementi ancora vivi nel ...
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cieco
Emilio Pasquini
. Aggettivo e sostantivo di largo impiego in D., anche per le possibili fruizioni nel traslato, e assai più frequente in poesia che in prosa.
Riferito a mancanza di vista reale [...] dell'intelletto " (Sapegno; e cfr. Cv I XI 4).
Per " obnubilato ", " accecato ", in ambito morale e con funzione analoga a quella del participio passato: Rime CVI 70 Corre l'avaro, ma più fugge pace: / oh mente cieca, che non pò vedere / lo suo folle ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] ’ nulla di paragonabile, perché danno solo indicazioni sulla coniugazione a cui il verbo appartiene: ad es., -a- dice che il participio passato è formato per mezzo del suffisso -to: parlato, -e- dice che è formato per mezzo del suffisso -uto: temuto ...
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ecco
Vincenzo Valente
Avverbio di uso ben definito e abbastanza frequente per poterne determinare alcune caratteristiche. È di uso prevalentemente poetico, quasi sempre in apertura di verso, con esatta [...] Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, / una lonza leggiera e presta molto; due volte col gerundio in funzione di participio presente e di un'equivalente relativa: XIII 115 Ed ecco due da la sinistra costa, / nudi e graffiati, fuggendo sì forte; Pg ...
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serbare (servare)
Antonietta Bufano
Significa " conservare ", nel senso di " mantenere ", " continuare ad avere ", oppure di " metter da parte "; è seguito sempre da un oggetto astratto, con l'eccezione [...] avrebbe fatto meglio a non mantenere (Pd V 68, unico esempio di uso assoluto; cfr. anche il v. 47, al participio passato in funzione predicativa). Si veda un uso analogo del verbo nel latino della Monarchia: si formalia duelli servata sunt..., II ...
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fiso
Freya Anceschi **
S'incontra sedici volte, sempre in poesia e, a eccezione di If IV 5 e Pd XXIII 9, XXIX 9, sempre in rima. Ha di solito valore avverbiale, di " fissamente ", " intensamente "; [...] di una variante grafica: è stato proposto (Battisti-Alessio, Dizionario) che sia un deverbale, o più esattamente un participio senza suffisso di ‛ fisare ', voce però datata al XVI secolo, da ‛ fissare ' per incrocio con ‛ visare ' (latino volgare ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), [...] del superlativo assoluto in -issimo e continuano, senza eccezioni, le forme del superlativo latino costruite ricorrendo al participio presente dei verbi dico (dire), facio / -ficio (fare), volo (volere), per cui abbiamo: benèdico → benedicentissimo ...
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subito (agg.)
Alessandro Niccoli
È vocabolo di uso limitato alla Commedia, fuori della quale ricorre due volte nel Convivio, in esempi uno dei quali è d'incerta interpretazione, mentre l'altro può essere [...] come si maravigliasse de la subita trasmutazione; il Fiammazzo registra l'occorrenza sia come forma dell'aggettivo sia come participio passato di ‛ subire '. Nel loro commento il Pederzini e il Fraticelli optano per la prima ipotesi; nulla dicono sul ...
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queto (quieto)
Aldo Duro
Mentre la forma ereditaria ‛ cheto ' (v.) compare con un unico esempio, e con particolare accezione, in Fiore CLXXIII 12, più riccamente esemplificate sono le due forme ‛ quieto [...] se di novi vicin fosser digiuni, se nuovi cittadini, i Buondelmonti, non fossero giunti dal contado.
Come aggettivo verbale, in funzione di participio, con il significato di " cessato ", nei due esempi di If I 19 Allor fu la paura un poco queta, e IV ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] lingua parlata, a ridurre i m. ai soli indicativo e imperativo.
Si chiamano impropriamente m. anche l’infinito, il participio, il gerundio e il gerundivo, che sono invece forme nominali del verbo.
Musica
Insieme ordinato di intervalli che definisce ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...