FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] alla profusione di formule di preterizione del tutto pleonastiche; molto frequente anche l'uso del participio congiunto. Una maggiore varietà, come detto, nella costruzione verbale delle proposizioni dipendenti (soprattutto oggettive, dichiarative ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] secondo una impaginazione di cui è certamente responsabile la stessa mano che ha vergato un altro frammento grammaticale del De participio ancora dall'Ars maior (ibid., 387, 17-388, 7), con identica disposizione del testo, alla p. 234 del cod. Casin ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] : veggiamo che […] quegli esser dal giogo alleviati;
(c) la coordinazione di proposizioni implicite (al gerundio o al participio) con proposizioni esplicite: dicendogli alcuna cosa che non gli piacque […] e quelli essere (= «e pensando che fosse ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] ricerca di effetti non facili, che purtuttavia dà notevole campo alla rima desinenziale, e in particolare dell'infinito e del participio.
D'altra parte, anche il sistema rimico del D. stilnovista tende alla rima facile, nella volontà di una poesia ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] o semiausiliare (modale), si trova dopo l’ausiliare (semo in 4 d.) o il semiausiliare (può in 4 b.), non dopo il participio o l’infinito, un ordine del tutto escluso in italiano moderno. Ma un soggetto posposto si può anche trovare, come in italiano ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] , cioè fora in Rime LXXXIII 28 (e in Rime dubbie XXVII 3). Un po' diversa e meno banale la situazione del participio passato in -uto da verbi in -ire, altro tratto meridionale e segnatamente siciliano: accanto al notissimo feruto (CXVI 46), si rileva ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] [tu a], ecc., nel Nord della regione. Da Venezia sembra sia partita anche l’espansione di un particolare tipo di participio passato: forme come [moˈvesto] «mosso», [toˈlesto] «tolto», [pjoˈvesto] «piovuto», rare nei testi veneziani antichi e sempre ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] a far rumore.
Numerosi sono anche i calchi sintattici sul friulano, tra cui si possono citare:
(a) l’➔ accordo del participio passato con l’oggetto diretto, anche quando questo è costituito da un elemento nominale, possibile in friulano: hai vista la ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] congiuntivo (potiamo «possiamo», vadi «vada», facci «faccia», stasse «stesse»), nel passato remoto (misimo «mettemmo») e nel participio passato (faciuto «fatto»), nonché la generale riduzione dei tempi e dei modi.
A livello sintattico, come fatti ...
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guardare [guarde, in rima, indic. pres. II singol.]
Fernando Salsano
Poiché il verbo ha nelle sue varie funzioni grammaticali (transitivo, intransitivo, intransitivo pronominale) valori semantici simili, [...] manto a chi dal fango il guarda (cfr. XVI 129); XXI 11 dal piè guardando la turba che giace (il gerundio ha valore di participio, e si riferisce ai due poeti - cfr. If XXXII 19-20 -, ma potrebbe anche legarsi a venia e riferirsi all'ombra di Stazio ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...