Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] orientale tardo, fu omesso e la classe morfologica corrispondente al greco metochḗ ‒ tradotta come d-šawtāp̄ûṯā 'participio' nella versione siriaca della Téchnē grammatikḗ ‒ divenne la mellaṯ šmā 'nome verbale', comprensiva anche dell'infinito, dando ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] dovere. Tra le più frequenti, si possono citare avere da + infinito (per es., ho da fare i compiti) e andare + participio passato. Quest’ultima ha due accezioni, di puro passivo (per es., il libro andò perduto «fu perduto»; ➔ diatesi) e deontica ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...] le forme sane fai, vai, stai e dai.
L’imperativo condivide con l’infinito (e con il gerundio e il participio passato) la posizione dei pronomi ➔ clitici, che devono, come nelle altre forme finite del verbo, obbligatoriamente seguire (diventando ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] mediante tutto
Voi siete tutti matti!
– rafforzando il significato dell’aggettivo facendolo seguire da una locuzione, da un participio presente o da un altro aggettivo di significato analogo
Gli ha fatto uno sgarbo brutto forte
Ha comprato una ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] la codifica di eventi successivi al momento dell’enunciazione sono il futuro sintetico e la perifrastica attiva (participio futuro + esse). Invece la perifrasi habeo + infinito aveva originariamente un valore modale e più specificatamente deontico ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] con i modi non finiti del verbo come ➔ gerundio (essendo partito Gianni, abbiamo cambiato programma), ➔ participio (partito Gianni, abbiamo cambiato programma), ➔ infinito (partire quel giorno è stato un errore).
L’interpretazione fattuale ...
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IMPERSONALI, VERBI
I verbi impersonali sono verbi usati senza un riferimento specifico a una persona che ne sia il soggetto. Si usano alla 3a persona singolare dei modi finiti e in tutti i modi indefiniti.
Sono [...] differenza di significato
Ha piovuto per due giorni / È piovuto per due giorni
Non avendo un soggetto di riferimento, la ➔concordanza del participio passato resta al maschile singolare
È sembrato che Giulia sorridesse.
VEDI ANCHE avere o essere? ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] f/, /v/ (/ˈfaro/ ~ /ˈvaro/);
alveolari sorde e sonore: /s/, /z/ (/ˈfuso/ «arnese usato per la filatura a mano» ~ /ˈfuzo/ «participio del verbo fondere»).
Tuttavia, in molte varietà di italiano la distribuzione di [s] e [z] è diversa rispetto a quanto ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ) e anche di alcuni minori può presentarsi difforme da quelli sopra descritti. Per es., nell’italiano di Sardegna il participio passato dei ➔ tempi composti tende a collocarsi prima dell’ausiliare: mangiato lo ho «l’ho mangiato»; in diverse parlate ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] trovano coppie minime (chie[s]e: «passato di chiedere» ~ chie[z]e «edifici di culto»; fu[s]o: del telaio ~ fu[z]o: «participio passato di fondere»). In tal caso, si dirà che /s/ e /z/ sono fonemi dell’italiano, ma la distribuzione di /z/ è difettiva ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...