Partigiano, giornalista e uomo politico italiano (Roma 1920 - ivi 2012). Laureatosi in Giurisprudenza a La Sapienza di Roma (con una tesi in Economia Politica), durante la Seconda guerra mondiale è stato [...] ufficiale di Marina, prima di aderire nel 1944 alla Resistenza. Così come altri partigiani, dopo la fine del conflitto si è iscritto al Partito Comunista Italiano e nel 1946 ha iniziato a scrivere per L’Unità (di cui è stato anche direttore). Sempre ...
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Scultore e incisore italiano (Fontana Liri 1910 - Marino 1998). Trasferitosi a Torino (1926), frequentò lo studio di M. Guerrisi. Successivamente partecipò alla Resistenza con un forte impegno che animò [...] molti dei suoi lavori successivi: Monumento al partigiano (Cimitero Generale di Torino, 1946), Monumento ai partigiani del Canavese (collocato a Valperga nel 1969), Monumento alla Resistenza a Cuneo (1964-69), Monumento ai caduti di tutte le guerre a ...
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Cardinale, discendente della famiglia imolese (Castel del Rio 1455 circa - Ravenna 1511); da Giulio II, di cui era stato segretario, fu creato vescovo di Mileto (1504), poi di Pavia e cardinale (1505), [...] e legato di Bologna (1508) ove la sua durezza rinfocolò l'avversione dei partigiani dei Bentivoglio; per la condotta nella guerra contro Ferrara e i Francesi (1510), arrestato da Francesco Maria della Rovere duca d'Urbino e comandante delle forze ...
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Uomo politico romano (2º-1º sec. a. C.), fratello di Cesare Strabone (v.). Pretore nel 95, poi console (90), combatté nella guerra sociale contro gli Italici in rivolta; a lui risale la lex Iulia sulla [...] cittadinanza agli Italici fedeli. Censore (89), come il fratello fu ucciso dai partigiani di Mario nell'87. Il figlio, omonimo, console nel 64 a. C., legato di Cesare in Gallia (52-49), avversò, dopo la morte del dittatore, Marco Antonio: posto nelle ...
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Generale sovietico (n. Čepuchino, Kursk, 1901 - m. 1944); comandante del gruppo delle armate del sud-ovest a Stalingrado (1942), realizzò l'accerchiamento della 6a armata tedesca, comandata da von Paulus. [...] Diresse poi (1943) le operazioni sul primo fronte ucraino, collaborando alla liberazione di Kiev. Morì poco dopo, vittima di un attentato di partigiani ucraini antisovietici. ...
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Giornalista e uomo politico francese (Reims 1889 - Parigi 1944). Presidente dell'unione popolare repubblicana della Gironda, deputato (dal 1924), svolse violente campagne antisemitiche, antimassoniche [...] e antiparlamentari. Dopo l'armistizio collaborò con la Germania ed entrò (1944) nel governo di Vichy come segretario di stato per l'Informazione e la Propaganda. Giustiziato dai partigiani. ...
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CASATI (de Casate, de Caxate), Guglielmo
Elisa Occhipinti
Figlio di Alberto, nacque nella seconda metà del sec. XIII da antica e nobile famiglia milanese.
Ardente fautore dei Visconti, il C. dovette [...] partecipare al fallito tentativo di riportare al governo Matteo Visconti compiuto il 28 sett. 1302 dai partigiani di quest'ultimo, se insieme col padre venne compreso nella lista di proscrizione compilata dai Torriani allora al potere, e bandito ...
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Wicki, Bernhard
Francesco Costa
Attore e regista cinematografico e teatrale, nato a St. Pölten (Austria) il 28 ottobre 1919, da padre svizzero e madre ungherese, e morto a Monaco di Baviera il 5 gennaio [...] di Henri Decoin, ambientato nella Francia occupata, fu un agente nazista che si finge giornalista svizzero per ingannare una partigiana, e nello stesso anno affiancò Hildegard Knef in Madeleine und der Legionär (1958; I legionari) di Wolfgang Staudte ...
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Ateniese della nobile famiglia degli Alcmeonidi, capo dei Paralî, prese parte attiva alla cacciata di Pisistrato (556 a. C.). Secondo la cronologia bassa adottata da alcuni studiosi per l'episodio della [...] M. (e non un M. precedente) avrebbe resistito al tentativo di Cilone di impadronirsi di Atene facendo uccidere i partigiani di lui, rifugiatisi supplici presso l'altare; perciò, quando Pisistrato tornò (545), M. e i suoi familiari furono esiliati ...
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Militare e uomo politico cileno (n. Santiago 1847 - m. 1922). Distintosi durante la guerra del Pacifico come ammiraglio, partecipò poi al movimento contro il presidente J. M. Balmaceda (1891). Capo delle [...] forze armate, e quindi della giunta del Congresso, fu presidente provvisorio, poi presidente della Repubblica (1891-96). Liberale e progressista, concesse un'amnistia ai partigiani di Balmaceda e riorganizzò le finanze, l'esercito e la marina. ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...