Partigiano, giornalista e uomo politico italiano (Roma 1920 - ivi 2012). Laureatosi in Giurisprudenza a La Sapienza di Roma (con una tesi in Economia Politica), durante la Seconda guerra mondiale è stato ufficiale di Marina, prima di aderire nel 1944 alla Resistenza. Così come altri partigiani, dopo la fine del conflitto si è iscritto al Partito Comunista Italiano e nel 1946 ha iniziato a scrivere per L’Unità (di cui è stato anche direttore). Sempre in contatto con personalità quali P. Togliatti, E. Berlinguer e L. Longo, nel 1963 è stato eletto deputato in Parlamento e ha mantenuto l’incarico per sei legislature, fino a quando è divenuto senatore (1987-92). In occasione della “svolta della Bolognina” (1991), si è dichiarato contrario alla trasformazione del PCI in Partito Democratico della Sinistra (che però ha abbandonato solo sei anni più tardi). Non più impegnato in politica dalla fine degli anni Novanta, B. ha dato alle stampe numerosi saggi di analisi socioeconomica (fra i quali si ricordano Da Smith con simpatia – Mercato, capitalismo, Stato sociale, 1997; Del capitalismo e dell’arte di costruire ponti, 2000; Legittimare l’Europa – Diritti sociali e crescita economica, 2005, scritto con M. Franzini).