Uomo politico israeliano (n. Binyamina 1945). Esponente del Partitoconservatore Likūd, eletto nella Knesset, l'assemblea nazionale, nel 1973, ha avuto il suo primo incarico ministeriale nel 1988 ed è [...] 2006), cui si è sommato il coinvolgimento in una serie di scandali finanziari, ha suscitato crescenti critiche all'interno del partito, di cui O. ha perso la leadership a favore del ministro degli Esteri T. Livni nel settembre 2008. Pochi giorni ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] al tempo della rivolta della Bulgaria nel 1876 fu violentemente criticato da Gladstone e da un'ala del partitoconservatore. Scoppiata la guerra russo-turca, impedì allo zar Alessandro II l'occupazione di Costantinopoli, facendo avanzare la flotta ...
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Uomo politico (Chamber Hall, Bury, Lancashire, 1788 - Londra 1850). Fu tra i più eminenti uomini di stato britannici della prima metà del sec. XIX, e nel decennio 1840-50 virtualmente dominò la vita parlamentare [...] P. a sostenere l'abrogazione del dazio sui cereali. La decisione, presa col sostegno del partito whig, causò una scissione nel partitoconservatore e, nel giugno 1846, la caduta del suo gabinetto. Gli ultimi anni furono spesi nella ricostruzione ...
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Uomo politico e generale ateniese (circa 450-404 a. C.), una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso. Eletto alla suprema carica di stratego, passò dal partito democratico a quello conservatore [...] corrente più avanzata del partito democratico, che abbandonò per passare al partitoconservatore di Nicia quando la si era data di nuovo un ordinamento democratico; poco dopo partì ancora alla ricerca di successi militari che non riuscì ad ottenere ...
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Uomo politico e studioso italiano (Napoli 1826 - Torre del Greco 1895). Esponente di spicco della Destra storica, fu deputato e relatore della legge sulle guarentigie. Storico, filosofo e filologo di spessore, [...] della legge sulle guarentigie, sostenne quella soluzione anche negli scritti, pur auspicando l'ingresso dei cattolici in un grande partitoconservatore nazionale (Pio IX e il Papa futuro, 1877; Il conclave e l'elezione del Pontefice, 1878; Leone XIII ...
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Uomo politico ateniese (n. 540 a. C. circa - m. prima del 462), figlio di Lisimaco. Contribuì alla cacciata dei tiranni (510) e partecipò alla battaglia di Maratona (490). Fu arconte nel 489-88 e poco [...] se ne sappia, grande dovette essere in Atene l'influenza di Aristide durante gli anni successivi, nei quali dominò in Atene il partitoconservatore guidato da Cimone. Morì certo prima dell'ascesa dei democratici radicali di Efialte e Pericle (462). ...
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Patriota e uomo di stato romeno (Şimleul-Silvaniei 1873 - Galaţi 1952). Eletto (1906) al parlamento ungherese, guidò il gruppo di deputati che rivendicava il passaggio della Transilvania alla Romania. [...] contadino sorto dalle successive fusioni del partito nazionale di Transilvania col partitoconservatore democratico di Take Ionescu (1923), col partito nazionalista democratico di Nicola Iorga (1924) e col partito contadino di Ion Mihalache (1926 ...
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Uomo politico inglese (Blenheim Pal ace, Oxford, 1849 - Londra 1895), terzogenito del 7º duca di Marlborough. Deputato conservatore (1874), i suoi attacchi alla Camera contro alcuni membri del governo [...] Ch. St. Parnell valsero a destare nel partitoconservatore tendenze più aperte; e in seguito, quando i conservatori passarono (1880) all'opposizione, Ch. seppe fare del suo gruppo (il "quarto partito") la forza di punta dell'opposizione, contribuendo ...
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Uomo di stato (Knowsley, Lancashire, 1799 - ivi 1869). Deputato whig dal 1820, fautore del Reform bill, nel 1833-34 fu ministro delle Colonie e fece approvare l'abolizione della schiavitù. Passato poi [...] al partitoconservatore (1834) per un disaccordo sulla politica irlandese, fu ancora (dal 1841) ministro delle Colonie. Nel 1844 passò alla camera dei Lord; si staccò poi da R. Peel quando questi appoggiò la legge sulla libertà di commercio (1846), e ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Störmthal, Lipsia, 1860 - Travemünde, Lubecca, 1919). Assertore di un programma di riforme sociali nel quadro dello stato monarchico, volle contrastare la propaganda [...] socialdemocratica, prima tentando di trasformare il movimento cristiano-sociale in un partitoconservatore, poi fondando (1896) il Nationalsozialer Verein. Influenzato dal pensiero politico di M. Weber, N. fu deputato al Reichstag (1907-18), prese ...
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conservatore
conservatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. conservator -oris]. – 1. Che o chi conserva: è [il Sole] ... conservatore del tutto, percioché non potrebbe vivere cosa che non partecipasse della forza del suo lume (Marino). 2....
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...