Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] nuovo doge, Pietro I Orseolo, personaggio legato alla rinnovata spiritualità monastica ma, nel contempo, uomo di punta del partitopolitico vincente. Una duplice tradizione da un lato lo accredita come complice del massacro del 976 e dall'altro ...
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Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] l'esperimento veneziano di una "Unione morale", fondata sul principio della solidarietà umana al di là delle differenze di partitopolitico, di classe sociale, di confessione religiosa, di sesso, che prende il nome di Circolo di cultura etico ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] frase che lo metteva in rotta di collisione: «Ma io credo che il consenso verrà. Se formiamo un partitopolitico al di fuori delle organizzazioni cattoliche, e senza alcuna specificazione religiosa, non per questo noi ripiegheremo la nostra bandiera ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] dedicato spazio a numerosi interventi sul tema. In tal caso il via alla discussione è venuto da un partitopolitico italiano, che ha proposto di inserire nella formazione scolastica l’insegnamento del dialetto, per un suo riconoscimento istituzionale ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] in questo modo lunga vita all’istituzione monarchica che egli rappresentava. Negli anni Ottanta del Novecento, invece, i partitipolitici non seppero attuare quelle rinunce che forse ne avrebbero garantito la sopravvivenza.
Fino al 1989, il ‘fattore ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] , una riedizione del primo dopoguerra. La tenuta dell’Ac diventava cruciale. La Giac «non si lasci trascinare nel vortice dei partitipolitici», ammonì Pio XII il 12 marzo 194332. Appariva più sicura la strada imboccata da Luigi Gedda, che dopo il 25 ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie, Leipzig 1911; Stuttgart 1925² (tr. it.: La sociologia del partitopolitico nella democrazia moderna, Torino 1912, Bologna 1966).
Michels, R., Sozialismus und Faschismus in Italien, München 1925 ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] dei movimenti
Definire una tipologia dei movimenti sociali è senz'altro più difficile che fornire una classificazione dei partitipolitici o dei gruppi di interesse. Nella storia del mondo moderno i movimenti sociali hanno avuto una grande varietà ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] gruppo militante, da intendere in una gamma di significati che vanno dal vero e proprio reparto militare al partitopolitico, anche con immediate implicazioni economiche. La città si identifica col gruppo dei cittadini militanti al punto di rendere ...
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Partitipolitici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partitipolitici e sistemi di partito
Il partitopolitico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] e svilupparne a fondo le implicazioni, è evidente che esse sono strettamente legate tra loro. L'analisi della genesi dei partitipolitici pone l'accento sul tipo, il numero e l'intensità delle principali linee di divisione che strutturano il sistema ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...