Movimento politico e culturale sviluppatosi in Cina tra il 1965 e il 1969 sotto la direzione di Mao Zedong. Finalizzato alla radicalizzazione del processo rivoluzionario e alla lotta contro la burocratizzazione [...] strutture politiche, amministrative ed economiche del paese in seguito alla destituzione di migliaia di quadri. A partire dal 1967 il movimento conobbe un graduale riflusso e il IX Congresso del Partitocomunista (1969) ne sancì di fatto la fine. ...
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Uomo politico (Napoli 1905 - Roma 1986); condannato (1931) dal Tribunale speciale a dieci anni di reclusione per la ricostituzione del Partitocomunista, riparò (1937) in Francia, dove (1942) fu arrestato [...] ed estradato in Italia. Dopo la liberazione è stato sottosegretario agli Esteri nel secondo gabinetto Bonomi, in quello di Parri e nel primo di De Gasperi (1944-46), poi ambasciatore in Polonia (1947-48); ...
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Uomo politico bulgaro (n. 1897 - m. Sofia 1949); aderì al partitocomunista nel 1920. Arrestato (1924) e condannato a otto anni di reclusione, fu liberato nel 1929. Segretario del comitato centrale del [...] partitocomunista (1940), dopo la fine della guerra fu nominato (1947) presidente del comitato interministeriale per gli affari economici e finanziarî, e divenne così il vero arbitro della vita economica bulgara. Nel 1949, accusato di "deviazionismo" ...
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Uomo politico bulgaro (n. Karasuli, Macedonia, 1904 - m. 1991), già operaio dei tabacchi, membro del Politburo del Partitocomunista bulgaro dal 1937. Internato nel 1941, riuscì a fuggire diventando uno [...] del Consiglio e, dall'aprile 1956, primo ministro; nel nov. 1962, durante l'8º congresso del Partitocomunista bulgaro, fu travolto, con i suoi diretti collaboratori, dalla corrente favorevole alla politica instaurata da Chruščëv, privato ...
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Uomo politico sovietico (Pietroburgo 1888 - Mosca 1970). Operaio metallurgico, nel 1902 aderì al partito socialdemocratico; più volte arrestato, durante la rivoluzione del 1917 e la guerra civile fu a [...] capo della produzione e fornitura di armi per l'armata rossa. Segretario del Comitato centrale del partitocomunista nel 1926-27, nel 1946, dopo la morte di M. I. Kalinin, gli successe quale presidente del Presidium del Soviet Supremo sino al marzo ...
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Termine coniato in campo pubblicistico per indicare una corrente ideologica e politica sviluppata verso la metà degli anni 1970 dal Partitocomunista italiano e da altri partiticomunisti dell’Europa occidentale [...] (spagnolo e francese), nel momento di maggiore attrito con l’ideologia e la politica dell’URSS di L. Brežnev. Esso affermava il principio della realizzazione di una società socialista nei paesi a capitalismo ...
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Uomo politico bulgaro (Pravec, Sofia, 1911 - Sofia 1998). Operaio tipografo, nel partitocomunista dal 1928, nel 1951 entrò a far parte dell'ufficio politico del partito e nel 1954 divenne primo segretario [...] centrale. A tale carica unì, dal 1962 al 1971, quella di primo ministro e, dal 1971, quella di presidente del Consiglio di stato (capo dello Stato), assumendo così nelle proprie mani la guida del partito e dello stato. Fu destituito ed espulso dal ...
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Strategia politica elaborata, tra il 1973 e il 1979, dal Partitocomunista italiano, in seguito alla riflessione compiuta dal segretario E. Berlinguer sull’esperienza cilena del governo di S. Allende; [...] tale strategia si fondava sulla necessità della collaborazione fra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di ispirazione cattolico-democratica, al fine di dar vita a uno schieramento politico capace di realizzare un ...
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Ordine nuovo, L’ Testata fondata a Torino da A. Gramsci. Uscì come settimanale di cultura socialista dal maggio 1919 al dicembre 1920, rappresentando le istanze del movimento dei consigli di fabbrica [...] e, più in generale, le posizioni della tendenza comunista torinese. Quotidiano del partitocomunista dal gennaio 1921 al dicembre 1922, uscì infine a Roma come quindicinale dal marzo 1924 all’aprile 1925. Vi collaborarono tra gli altri P. Togliatti, ...
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Quotidiano russo («Verità»), pubblicato dal 1912 a San Pietroburgo per iniziativa degli operai della città. Ispiratore ideologico e principale collaboratore ne fu V.I. Lenin. Più volte soppresso durante [...] il regime zarista, a partire dalla Rivoluzione d’ottobre divenne organo del Comitato centrale del Partitocomunista. Nel 1918 la sede fu trasferita a Mosca. Con la fine del regime sovietico, dopo un breve periodo di sospensione, è diventato una ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...