Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] Si salvi chi vuole, storia di una famiglia bolognese e del conflitto tra un padre, deputato imborghesito del Partitocomunista italiano, e il giovane e irridente fidanzato della figlia.
Nel 1983, tornato negli Stati Uniti, ha realizzato Copkiller ...
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Robbins, Jerome
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jerome Rabinowitz, coreografo e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a New York l'11 ottobre 1918 e ivi morto il 29 luglio 1998. Esercitò [...] si presentò a deporre davanti all'HUAC (House Un-American Activities Committee) e, ammettendo di aver fatto parte dal 1943 al 1947 del partitocomunista, denunciò otto colleghi, che in seguito a ciò persero il lavoro. Firmò quindi le coreografie di ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] a quello di Duvivier, che tuttavia costituisce un altro caso a parte, con la sua poetica della malinconia e dell'esclusione. La . Dovženko, in cui l'arrivo di un trattore dentro una comunità ucraina è poco più che un pretesto per un grande cinepoema ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] comuniste156. Il film, pensato inizialmente come il primo episodio di un trittico di documentari di propaganda per il Partitocomunista italiano, divenne un film spettacolare, ispirato a I Malavoglia di Giovanni Verga e prodotto per le insegne di ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] sospetto dalle non poche militanze a sinistra dei suoi esponenti e dalla stessa tutela parlamentare e politica del Partitocomunista e del Partito socialista, il N. ‒ dopo le due prime stagioni 'libere' (1945-46) ‒ visse come in stato d'assedio sulle ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] sinistra dall'invasione sovietica dell'Ungheria nacque la New Left, che si contrapponeva sia al marxismo dogmatico del partitocomunista sia ai compromessi del laburismo e che, attraverso le riviste "New reasoner" e "Universities and Left review ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] dei boiardi, fu terminata nel 1946, condannata dal Comitato centrale del Partitocomunista e presentata al pubblico solo nel 1958, a dieci anni dalla morte dell'autore; la terza parte del film restò invece sulla carta, con l'eccezione di una breve ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] fu posta al centro della gestione politica del cinema del nuovo regime. Il partitocomunista, inizialmente sollecitato dagli stessi registi, finì per influenzare gran parte delle produzioni degli anni Trenta. Dalla descrizione epica delle masse e dal ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] trasferì a Kiev, dove seguì i corsi della facoltà di Economia, senza però terminare gli studi. Iscrittosi nel 1920 al Partitocomunista ucraino, s'impegnò attivamente sia in campo sociale sia sul fronte della guerra civile e venne, per i suoi meriti ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] gli anni della Depressione di cui amava definirsi figlio, in opposizione alla politica capitalistica americana si iscrisse al Partitocomunista, da cui si sarebbe dimesso quindici mesi dopo, nel 1935.
I rapporti con il cinema cominciarono assai ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...