Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] di molti cattolici, tra cui il gruppo romano di «casa Campello», di creare un partitoconservatore italiano, cristiano e nazionale65. Il gruppo contava non pochi aderenti, con rappresentanti dai centri più importanti d’Italia, riuniti attorno al ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] dei suoi aderenti, di scendere in campo. Negli anni Settanta la prospettiva era stata quella del partitoconservatore, patrocinata dagli stessi ambienti della Gioventù cattolica che all’Opera aveva dato il via. Tentativi in tal senso erano stati ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] Buttiglione e il gruppo parlamentare di Fini Futuro e libertà per l’Italia.
Contributi di idee per un partitoconservatore
La stagione del corteggiamento elettorale del voto cattolico va a integrarsi con un secondo tassello della cosiddetta seconda ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Stefano Jacini, il quale riteneva possibile superare il dissidio tra «paese reale» e «paese legale», creando un grande partitoconservatore a base agraria, che accogliesse in un alveo nazionale anche la sensibilità cattolica.
Su questa linea si mosse ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] a lanciare un ponte verso la classe dirigente liberale, sostenendo l’idea della formazione di un grande partitoconservatore. Firenze non era certamente un luogo casuale, bisogna pensare alla peculiare apertura culturale che la «Rassegna nazionale ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] , insomma, era in fermento: nel 1878 il giurista e storico torinese Federico Sclopis lanciò la proposta di un «partitoconservatore nazionale». Don Giacomo Margotti, il 29 ottobre dello stesso anno, scriveva un articolo sull’«Unità Cattolica» in cui ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] profondamente cambiati in pochi anni.
Impegnata nella missione di evitare che la Democrazia cristiana diventasse un partitoconservatore, «Cronache sociali» voleva essere semplicemente una rivista fatta da cristiani e non una rivista cattolica tout ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] quei cattolici attaccati alla causa pontificia, ma ormai convintamente unitari e monarchici, tali da convogliare in un partitoconservatore nazionale, al contempo cattolico e unitario, il grande portato politico del voto cattolico, come sostenuto dal ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] falsa coscienza, si trova una concezione della rivoluzione come l''ultima guerra santa' - l'Armageddon fra il partitoconservatore e il partito distruttore - alla quale avrebbe fatto seguito il "Regno millenario della libertà". Ed è appunto questa la ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] di una conciliazione tra il neonato Stato e la Chiesa, avanzando anche il disegno di un partito ‘conservatore nazionale’, sorretto dal ‘ruralismo agrario’, conglobante le grandi masse popolari naturalmente imbevute di valori religiosi. Tuttavia ...
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conservatore
conservatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. conservator -oris]. – 1. Che o chi conserva: è [il Sole] ... conservatore del tutto, percioché non potrebbe vivere cosa che non partecipasse della forza del suo lume (Marino). 2....
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...