PARLAMENTO
Piero Calandra
Carlo Ghisalberti
(XXVI, p. 368; App. III, II, p. 366; IV, II, p. 737; v. anche camera, App. II, II, p. 488; senato, App. II, II, p. 806)
Il Parlamento in una democrazia repubblicana. [...] un sistema non connota infatti di per sé un regime come democratico: anche nel regime fascista, infatti, il P. venne conservato del 1971 rifletteva, per un verso, la presa d'atto da parte del P. che il governo non era più un organo esecutivo e ...
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Magistratura
Mario Cicala
Magistratura e magistrature
Nell'odierno diritto pubblico italiano con il termine magistratura viene indicato un ufficio oppure (più frequentemente) un complesso coordinato [...] . Sul piano metodologico, nella politica dei partiti la dialettica può legittimamente dar luogo a un aspro e pubblico confronto, nutrito di più o meno sana faziosità (basta che il 'metodo' sia democratico, cioè senza ricorso alla violenza e alla ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] con l'URSS per difendere i diritti umani o i valori del proprio modello democratico. Successivamente, nel corso degli anni Settanta e Ottanta, le parti s'invertirono: i sovietici divennero sempre meno credibili nel proporre un modello economico ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] elencare accanto alle repressioni mostruose - il ruolo delle donne, delle minoranze razziali, la diffusione dei regimi democratici - fanno anch'essi parte della storia del ventesimo secolo" (Maier 1988, p. 168).
L'alba della storia universale o il ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] al 'nuovo machiavellismo' (Aron 1946) dei capi e dei partiti totalitari, che utilizzavano l'esigenza di fede delle masse per con un movimento politico, accetta il sistema democratico, convive con le religioni istituzionali tradizionali senza ...
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RAPPRESENTANZA politica (XXVIII, p. 842)
Ferruccio PERGOLESI
La letteratura dottrinale sulla rappresentanza politica (o "rappresentazione", secondo la terminologia da taluno ritenuta tecnicamente più [...] dell'"apparato" organizzativo).
Nel nostro ordinamento la pluralità ed eguaglianza giuridica dei partiti è costituzionalmente garantita in quanto essi concorrano "con metodo democratico a determinare la politica nazionale" (art. 49), abbiano cioè una ...
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Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie [...] palestinese, guidata da Y.A. Rabbo e derivata da una scissione del Fronte democratico di liberazione della Palestina, e il Partito del popolo di Palestina (già Partito comunista di Palestina), di piccole dimensioni, ma che svolgeva un'opera di ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] la guerra), e che essa scompaia allorché subentri un regime democratico, o un periodo di pace. In realtà, mi pare per questa nuova ideologia, è veramente divenuto un fedele. Si parte in realtà cosi dall'ortoprassia, ma non ci si arresta più ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] contemporanea del totalitarismo è in gioco la finzione dell'unità totale di capo, partito e popolo, diametralmente contrapposta ai principî del pluralismo democratico e della rappresentanza parlamentare. Anche il principio comunista del ‛centralismo ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] il tentativo di creare un ordine sociale - la società democratica moderna - al cui interno i fenomeni di conflittualità la civiltà si basa sul lavoro servile e questo è nato a partire dal momento in cui una tribù vittoriosa ha trasformato i vinti in ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democrat
s. m. e f. e agg. inv. Chi, che fa parte del Partito democratico o lo sostiene. ◆ Un «quadro grottesco» quello disegnato dalla destra, secondo il coordinatore democrat, che snocciola tutte le cifre di un boom che «solo la propaganda...