Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] distinti, preferì dedicarsi a opere storiche. Verso il fascismo aveva nutrito le stesse illusioni di buona parte dell’establishment liberale d’anteguerra; erano stati in particolare grandi intellettuali meridionali come Orlando, e Romano, e Gentile ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] italiano: dall'Unità a oggi, 1995, p. 433).
Va d'altra parte ricordato che le classi dirigenti liberali, che avevano evitato di organizzarsi in partito moderno, identificarono proprio nello «Stato, inteso come amministrazione, [...] l'unica [loro ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] Infatti «nel congresso che si tiene a Roma […] dal 4 all’8 febbraio 1946, ciò che lacera il partito non è solo il conflitto fra l’anima liberal-democratica e quella socialista, ma è, ancor più, il tema del rapporto con una sua possibile e autonoma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] nuovi, i quali comunque si collocavano oltre i confini tradizionali della società liberale e borghese – il processo assai travagliato di costruzione dell’ordinamento corporativo, a partire dalla l. 3 aprile 1926 nr. 563 sulla disciplina dei rapporti ...
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Revisione costituzionale
Angelo Antonio Cervati
Le proposte di riforma costituzionale presentate nel 2012 hanno come Leitmotiv l’esigenza di porre le istituzioni italiane al passo con i presunti principi [...] parlamentarismo liberale e della democrazia sociale, quelli che costituiscono la base di gran parte sulle quali non si è aperto se non un limitato dibattito tra i partiti e tra i rappresentanti dell’opinione pubblica. La legge costituzionale 20.4 ...
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Andrea Sereni
Abstract
I delitti contro la personalità dello Stato rievocano, nella stessa definizione formale, il clima totalitario fascista in cui vide la luce il codice Rocco. I delitti di attentato, [...] di cosa sia l’associazione dal punto di vista dell’offensività (fatto in parte salvo, a seguito della l. 24.2.2006, n. 85 di vista liberale, dovrebbe basarsi su un concetto di organizzazione criminosa solida.
Nell’impostazione del 1930, d’altra parte, ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] è richiesto il voto di tutto il popolo italiano, gran parte del quale non potrà eleggere i suoi rappresentanti finché geme nel Chiesa, in quanto monocratico, non può essere né liberale né democratico: «Papato e democrazia non potevano stare insieme ...
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Giuseppe Allegri
Abstract
Il tema delle autonomie sociali e territoriali permette di indagare l’evoluzione dello Stato costituzionale contemporaneo con una maggiore attenzione nei confronti degli [...] , E., Le formazioni sociali nella Costituzione italiana, Padova, 1989, 119). Questa l’impostazione classicamente liberale delle libertà associative, a partire dalla libertà d’impresa a tutela di un individualismo proprietario che protegge le sue ...
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Vespaziani Alberto e Harris Pamela
Abstract
La costituzione statunitense del 1787 riflette l’ambivalenza dei costituenti nei confronti della democrazia. Le sue istituzioni fondamentali – un legislatore [...] ), la costituzione del 1787 disegnò un governo federale liberale e limitato. Così come originariamente concepito e difeso quasi tutte le legislazioni elettorali statali prevedono che il partito politico che prevale nel voto popolare anche per un ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] V e gli inizii del VI secolo, Roma 1912. A questi si collega, in parte, anche Frammenti di un "indice" del Digesto, in Rend. dell'Ist. lomb. la rivoluzione fascista, la quale all'agnosticismo liberale aveva sostituito i principî di autorità, ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...