In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: [...] ha comportato l’avvio di un processo di costituzionalizzazione (anche) dei partiti politici, laddove lo Stato liberale li aveva sostanzialmente ignorati. A partire dal primo dopoguerra, invece, i riferimenti al fenomeno partitico diventano sempre ...
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Le elezioni sono procedure attraverso le quali si scelgono una o più persone per una o più cariche mediante una votazione. Le elezioni possono riguardare i diversi organi (la rappresentanza parlamentare, [...] trovare la sua base nel corpo elettorale, inteso come quella parte del popolo ammesso a partecipare alle elezioni (Diritto di voto), giuspolitico che si proponevano come alternativa radicale allo Stato liberale (come il marxismo-leninismo) e dal c.d. ...
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Filosofo del diritto e dello stato (Plettenberg 1888 - ivi 1985), prof. nelle univ. di Greifswald, Bonn, Berlino, Colonia; collaboratore nel 1932 del cancelliere K. von Schleicher, iscritto al partito [...] suo antico ruolo. Denunciando le "ipocrisie" moderne e salvando contro le mistificazioni liberali alcune esigenze populiste (völkisch), S. parte dal riconoscimento della realtà effettuale per individuare le categorie del "politico", ricondotte alla ...
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(XII, p. 983; App. I, i, p. 517; II, i, p. 788; IV, i, p. 594; V, i, p. 834)
I temi generali della scienza giuridica sono ampiamente trattati nel vol. XII dell'Enciclopedia Italiana, nel quale sotto la [...] , di petizione, di partecipazione al referendum, di formazione e partecipazione ai partiti: le libertà positive). L'esperienza liberale non poteva, tuttavia, trascurare il riconoscimento di ulteriori diritti, progressivamente generalizzati nelle ...
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Unione Europea
Adolfo Battaglia
La crisi
Nei primi anni del 21° sec. si è manifestata nell'Unione Europea (UE) una forte crisi politica, alla cui base debbono essere posti anzitutto i quattro storici [...] sociale ma si estendono a quello politico, e sono in gran parte il risultato della loro diversa storia. Le nazioni del primo istituzioni di carattere democratico-liberale; e in essa la sinistra, rappresentata dai partiti socialdemocratici, ha avuto ...
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Diritto privato (p. 51). - A differenza del cod. civ. italiano del 1865, il codice 1942 ha dato alle associazioni (il termine "corporazione" è rimasto solo per indicare gli organismi dell'ordinamento sindacale [...] quale una persona (associante) mette un'altra persona (associato) a parte dei profitti e delle perdite di una o più operazioni o anche , si era introdotto, nella pratica della costituzione liberale, un principio istituzionale non scritto.
Nel regime ...
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Uomo di stato e patriota, nato a Savona l'8 giugno 1838. Studiò prima nella città natale, frequentando la scuola di rettorica degli scolopî, e poi a Torino, ove si iscrisse alla facoltà di legge, laureandosi [...] costantemente al centro destro, mostrandosi sempre conservatore liberale e promotore di riforme sociali. Il ministro nazionalità". Non avendo mai appartenuto combattivamente a un dato partito politico, il B., dopo la caduta del gabinetto Salandra ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] nel 1863 l'insurrezione polacca che ha per effetto l'alleanza dei Polacchi con i rivoluzionarî russi più accesi e l'avvicinamento, d'altra parte, dei liberali russi allo zar ed ai conservatori (appena l'integrità dell'impero era minacciata, tra ...
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STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] York. Funzionarî federali si prestarono a ordire e a coprire scandali. Una reazione si manifestò nell'ala "liberale" dello stesso partito repubblicano, la quale chiese la riforma del servizio civile e la fine della politica di oppressione contro i ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] gli fecero ritenere appartenente a Yezo. Il non avere egli esplorato la parte più a sud di quest'isola mantenne per più di un secolo l quella liberale. I partiti proletarî consistono in un partito social-democratico e diversi partiti rappresentanti ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...