Uomo politico cubano (Bayamo 1835 - Santiago, Cuba, 1908). Durante la rivoluzione del 1868-78, partecipò all'assemblea di Guáimaro (1875) e fu presidente (1876) del governo provvisorio. Imprigionato dagli [...] (1877), deportato a Figueras (Catalogna), fu liberato dopo la pace del 1878. A New York (1892) aderì al partito rivoluzionario cubano fondato da J. Martí, e contribuì alla preparazione dell'insurrezione cubana del 1895, difendendo gli interessi dell ...
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Uomo politico italiano (Torino 1897 - ivi 1980). Avvocato, dopo la prima guerra mondiale militò nelle file liberali, accanto a P. Gobetti. Caduto il fascismo, riprese la vita politica; dopo l'8 sett. 1943 [...] la consulta e vicepresidente del Consiglio nel gabinetto Parri, poi ministro della Difesa con De Gasperi (1945-46). Passato al Partito repubblicano, è stato ambasciatore a Mosca (1946-51), a Londra (1952-54), a Washington (1955-61) e a Parigi (1961 ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Altamura 1884 - Bari 1973). Avviato agli studî classici, fu portato a occuparsi delle condizioni del Mezzogiorno d'Italia, specie dei contadini, dall'esempio di G. Salvemini, [...] , nell'impossibilità di occuparsi di questioni politiche e sociali, si dedicò a studî di filologia. Dopo il 1943 collaborò con G. Calogero e G. Dorso alla elaborazione della dottrina del Partito d'Azione, con particolare attenzione ai problemi ...
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Uomo politico (Campobasso 1889 - Roma 1952); militante nel Partito repubblicano italiano, volontario nella prima guerra mondiale, nel dopoguerra diresse a Milano L'Italia del Popolo; deputato di Trieste [...] nel 1924, fu del gruppo aventiniano e nel 1926 riparò in Francia, ove fu eletto segretario del PRI all'estero. Consegnato nel 1940 dai Tedeschi al governo fascista, condannato a trenta anni di carcere, ...
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Uomo politico (Salsomaggiore 1914 - Roma 1988). Vicedirettore del Tevere, fu corrispondente di guerra in Africa nel 1940. Durante la Repubblica Sociale Italiana, ricoprì la carica di capo di gabinetto [...] del MSI nel 1947-50 e 1969-87; ha appoggiato nel 1972 la fusione con i monarchici, mutando la sigla del suo partito in quella di MSI - Destra Nazionale. Ha svolto un ruolo di mediazione fra le posizioni "legalitarie" e quelle dell'estrema destra ...
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Scrittore e uomo politico nazionalista (Samminiatello, Montelupo Fiorentino, 1865 - Roma 1931). Dannunzianeggiante come letterato, il suo nazionalismo si venne sempre più politicizzando, e nel 1903, fondata [...] l'Associazione nazionalista italiana, alla quale l'anno dopo affiancò il giornale L'idea nazionale. Sorto il fascismo, portò il partito nazionalista nelle sue file (1922). Da allora, sebbene senatore dal 1923, ministro di stato dal 1928, il C. perse ...
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Uomo politico tedesco (Hannover 1865 - Rohbraken, Rinteln, 1951). Fu dapprima nell'amministrazione statale. Presidente del direttorio della società Krupp a Essen (1909-18), riuscì durante la guerra e nel [...] di Weimar e del Reichstag, esercitò grande influenza sull'opinione pubblica tedesca di destra e divenne (1928) capo del Partito tedesco-nazionale. Con la nomina di Hitler a cancelliere, H. divenne ministro dell'Economia e dell'Agricoltura, ma si ...
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Uomo politico francese (Grenoble 1761 - Parigi 1793). Avvocato, eletto nel 1789 agli Stati Generali, fu, nell'ambito dell'Assemblea nazionale costituente, uno dei principali rappresentanti del partito [...] borghese moderato, difendendo in particolare gli interessi dei settori legati al commercio con le colonie. Dopo la tentata fuga di Varennes, allacciò stretti rapporti con Luigi XVI e si adoperò per una ...
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Uomo politico statunitense (contea di Mecklenburg, Carolina del Nord, 1795 - Nashville 1849). Figlio di Irlandesi stabilitisi nel Tennessee, avvocato, entrò nel 1823 nella vita politica, e divenne in breve [...] uno dei capi del partito democratico. Undicesimo presidente degli Stati Uniti (1845). Durante il suo mandato gli USA conobbero una notevole espansione territoriale: nel 1846 fu appianata la disputa con la Gran Bretagna a proposito del territorio dell ...
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Esponente sionista e uomo politico israeliano (Poltava 1884 - Gerusalemme 1963). Tra i fondatori in Ucraina dell'organizzazione socialdemocratica sionista Poalé Zion, nel 1907 si trasferì in Palestina. [...] anni successivi alla costituzione dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele, 1920) e del Mapai (Partito laburista israeliano, 1930). Presidente dal 1931 al 1948 del Consiglio nazionale ebraico, che durante il mandato britannico ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...