SERBIA.
Silvia Lilli
Lorena Pullumbi
Livio Sacchi
Maria Mitrovic
Nicola Falcinella
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Architettura. Letteratura. Webgrafia. Cinema
Demografia [...] guerra in Bosnia ed Erzegovina (v.), Ratko Mladić.
Nelle elezioni parlamentari del gennaio 2007, i nazionalisti del Partitoradicale serbo (SRS) conquistarono la maggioranza relativa dei seggi (81); ma il voto vide anche un rafforzamento degli ...
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NITTI, Francesco Saverio (XXIV, p. 858)
Walter Maturi
Pochi uomini politici italiani sono giunti a ministeri tecnici preceduti da una preparazione più formidabile del N. Prima di essere ministro dell'Agricoltura, [...] prima della guerra era fallito, assorbito dal giolittismo, il suo sforzo di fare del radicalismo un partito organico (Il partitoradicale e la nuova democrazia industriale, Torino 1907).
Avversatissimo dal nazionalfascismo per la sua politica estera ...
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REFERENDUM
Giulio M. Salerno
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 976; App. II, II, p. 674; App. IV, III, p. 185)
Successivamente alla tardiva legge di attuazione della disciplina costituzionale dei r. popolari [...] porto d'armi. Con le consultazioni popolari del 1981 è finita la stagione dei r. promossi quasi esclusivamente dal Partitoradicale e concepiti come strumento di lotta contro la politica del consociativismo partitico (DC-PCI).
Nel 1985, quando il r ...
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VALIANI, Leo
Giovanni Gay
Storico e uomo politico, nato a Fiume il 9 febbraio 1909. Il suo cognome originario è Weiczen. Aderì giovanissimo al Partito comunista e, nonostante alcune perplessità connesse [...] agli studi storici e all'attività giornalistica. Nel febbraio 1956 partecipò alla costituzione del Partitoradicale, che nasceva da una scissione a sinistra del Partito liberale. Nel 1980 fu nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica S ...
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ZEVI, Bruno
Ruggero Lenci
(App. III, II, p. 1146)
Architetto, storico e critico italiano dell'architettura. Ha insegnato nella facoltà di Architettura dell'università di Roma ''La Sapienza'' fino al [...] (CICA). Dal 1955 è titolare della rubrica di architettura del settimanale L'Espresso. Nel 1987 fu eletto deputato per il Partitoradicale, di cui è stato presidente dal 1988 al 1992, anno in cui venne eletto presidente d'onore.
Dal secondo dopoguerra ...
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Saggista e giornalista, nato a Milano il 27 ottobre 1921 e morto a Sondrio il 27 agosto 1996. Laureatosi in lettere antiche a Pavia, si perfezionò in archeologia presso l'università di Roma. Fu attivo [...] fu presidente della sezione romana (dal 1980). Ricoprì vari incarichi politici. Consigliere al Comune di Roma con il Partitoradicale nel 1959 e successivamente dal 1992 al 1995, dal 1987 al 1992 fu deputato della Sinistra indipendente in Parlamento ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] a rialzare il capo. ll Montenegro già aveva avuta riconosciuta l'indipendenza, da parte della Turchia, il 1799; i Serbi veri e proprî si levano in russofilo e bulgarofobo, capo del potente partitoradicale serbo, divenuto presidente del consiglio e ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] d'altri luoghi, l'antico ceto dominante si trova in condizioni d'inferiorità - numerica e morale - crescente. Il partitoradicale - dal 1850 - assume posizione contro il vecchio regime; e si giunge così alla costituzione del 9 maggio 1875, che ...
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Capitale federale e città tra le più belle della Svizzera. Per molto tempo la località conservò carattere militare e fu solo dopo la pace di Vestfalia che cominciò ad espandersi ad ovest dei suoi vecchi [...] cosiddetto periodo della Rigenerazione. Dopo molti incidenti politici, il governo dovette cedere il campo, nel 1846, al partitoradicale, che con la costituzione del 31 luglio di quell'anno introdusse principî più democratici. Nel 1848, Berna divenne ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] . Il p. nonviolento stava approfondendo il lavoro impostato da Capitini e vedeva nascere le nuove iniziative del Partitoradicale, mentre maturavano la particolare esperienza educativa di D. Dolci in Sicilia e l'impegno degli scienziati coinvolti ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...