Lerroux Garcia, Alejandro
Lerroux García, Alejandro
Politico spagnolo (La Rambla, Cordova, 1864-Madrid 1949). Capo del Partitoradicale, emigrato nel 1906, divenne leader del Partito repubblicano in [...] , fu più volte ministro e dal 1933 presiedette un governo che aveva l’appoggio esterno della destra. Nel 1934 un suo nuovo gabinetto accolse alcuni ministri dei partiti di destra e nel 1935 L.G. fu costretto ad accettare la pesante collaborazione del ...
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Schulthess, Edmund
Politico svizzero (Brugg, Argovia, 1868-Berna 1944). Fu eletto nel Consiglio federale (1912) nelle file del Partitoradicale. Diresse il dipartimento del Commercio, industria e agricoltura [...] fino al 1914, poi quello dell’Economia pubblica (1915-35). Fu presidente della Confederazione elvetica quattro volte (1917, 1921, 1928 e 1933) ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] di riflessione critica. Primo segno d'una revisione radicale in senso filosofico del suo atteggiamento è la memoria 27 luglio); tenne sino al 1947 la presidenza effettiva del Partito liberale e sino al 1948 quella onoraria, fu consultore, deputato ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] ecc. Al tempo stesso S. promosse la radicale trasformazione della struttura economica russa, attraverso la collettivizzazione doti come capo politico-militare. Discussa e incerta è la parte che realmente S., capo del governo e comandante delle forze ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] più rapido processo di riforma, divenne leader dell'ala "radicale". Primo vicepresidente del comitato di stato per l'Edilizia (1987 e le imprese site nel suo territorio, sciolse il partito, assunse il controllo delle forze armate, riconobbe l' ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] rossa, portandola alla vittoria sulle forze controrivoluzionarie. A partire dal 1923, convinto della necessità di superare la NEP e di promuovere una radicale trasformazione (attraverso la nazionalizzazione dell'industria, la collettivizzazione ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] , il fallimento del colpo di stato "conservatore" dell'ag. 1991 rafforzava B. El´cin e i "radicali", mentre il conseguente sbandamento del partito (dalla cui segreteria G. si dimetteva) e l'accentuarsi delle tendenze centrifughe portavano alla rapida ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] una serie di viaggi e una breve esperienza politica in campo radicale, militò fra i conservatori e venne eletto deputato (1837) ma violentemente criticato da Gladstone e da un'ala del partito conservatore. Scoppiata la guerra russo-turca, impedì allo ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] in Germania, poi in Svizzera e quindi a Parigi con i radicali tedeschi, russi e polacchi. Nel 1848 intervenne in molte zone investite tesi marxiana della necessità della fondazione di un partito politico dei lavoratori, che sarebbe stato, secondo ...
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Oratore e uomo politico ateniese di parte democratica (Atene 389 - Cleone 322 a. C.). Educato alla scuola di Isocrate e forse di Platone, amico e avvocato dell'etera Frine che difese in un famoso processo, [...] celebre orazione, purtroppo perduta, dall'accusa di empietà. Nella vita pubblica fu, con Demostene e Licurgo, del partito democratico radicale avverso alla Macedonia e si fece, ancor giovane, fama di impetuoso oratore politico. Accusò Autocle (360) e ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...