POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] 1992 ha avuto inizio lo sviluppo di un altro assetto, radicalmente nuovo e non ancora definito.
La fine degli anni Quaranta l'URSS impose di fatto ai paesi della regione da una parte una serie di collegamenti economici e militari, da realizzarsi sia ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] 'minimalisti' annunciavano e denunciavano una crisi radicale, una improvvisa e irrimediabile discontinuità, un europea. Da qui il dibattito sul declino delle ideologie già a partire dal primo N., in quanto allora sarebbero venuti a mancare i ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] sono indispensabili affinché il gruppo dirigente di un movimento o di un partito sappia sfruttare una situazione prerivoluzionaria e avviare un moto che porti alla ove si consideri che la più radicale espressione della volontà di restituire all'uomo ...
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Servizi segreti
Giuseppe De Lutiis
I s. s., o servizi di informazione e sicurezza, sono organismi militari o civili che svolgono attività di spionaggio, controspionaggio e più in generale raccolta di [...] Parlamento affrontò il problema, da tempo pendente, di una riforma radicale dei servizi segreti. Dopo un lungo iter parlamentare fu approvata potere dei servizi e di farli tornare alle dipendenze del partito, come era stato all'epoca di Lenin. Il ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] 1948; Waltz 1979). Ma se lo Stato declina o vede radicalmente trasformato - in modi ancora non facilmente identificabili - il '800 e '900, a cura di D. Fiorot, G. Sola, IIIª parte, Padova 1986, pp. 11-85.
D. Held, Models of democracy, Stanford ( ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] se ne volle differenziare in profondità, organizzandosi intorno a una negazione radicale del tratto identitario fondamentale del nazional-patriottismo: i partiti socialisti nacquero, infatti, come movimenti che si volevano internazionalisti, legati ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] di gruppo non direttiva, ma molto di più: uno svincolamento radicale da ogni ideologia, un'indifferenza totale nei confronti di ciò questa nuova ideologia, è veramente divenuto un fedele. Si parte in realtà cosi dall'ortoprassia, ma non ci si arresta ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] ha portato René Girard ad avanzare una tesi estremamente radicale, cioè che l'istituzione che mantiene coesa una società la civiltà si basa sul lavoro servile e questo è nato a partire dal momento in cui una tribù vittoriosa ha trasformato i vinti in ...
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EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] di centro, i quali però rifiutano le soluzioni radicali di tale conflitto proposte dalla destra e dalla sinistra 4, sul diritto allo studio; l'art. 36, comma 1, seconda parte, sul "salario familiare"; l'art. 38, sull'assistenza e la previdenza ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] loro ottenere in altro modo, e in una sfida ai partiti e alle correnti di opinione liberali e di sinistra dell'Europa pregiudizi razzisti dei bianchi. L'idea di un antimperialismo radicale aveva cominciato a guadagnare terreno ancor prima della grande ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...