Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] alle idee democratiche, entrò in contrasto con una parte degli emigrati e col governo francese e fu polski («Comitato nazionale polacco»), che rappresentava la tendenza radicale dell'emigrazione, contrapposta a quella monarchica e conservatrice ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] sue idee, si sottomise. Nel 1831 era entrato a far parte della Camera dei pari, dove, abile e vivace oratore, s intimo distacco da Roma, accentuato dal Sillabo, si fece sempre più radicale. Scrisse, fra l'altro, una Histoire des moines d'Occident ...
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Uomo politico bosniaco (Bosanski Šamac, Bosnia ed Erzegovina, 1925 - Sarajevo 2003). Fondò nel 1990 il Partito di azione democratica, di forte impronta musulmana e nazionalista, e nello stesso anno fu [...] , per la sua attività di dissidente e per la sua propaganda a favore dell'islamismo radicale. Nel maggio 1990 fondò il Partito di azione democratica, formazione di impronta nazionalistico-religiosa che raccolse i consensi della componente musulmana ...
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Critico letterario e poeta statunitense (Canandaigua, New York, 1883 - Bridgetown, Barbados, 1969); diresse con Dell Floyd, John Reed e altri la rivista letteraria radicale The Masses, soppressa dal governo [...] L. Trockij, del quale narrò la giovinezza in Leon Trotsky: the portrait of a youth (1925). Aderì per qualche tempo al partito comunista; dopo la morte di Lenin se ne allontanò, critico dello stalinismo, poi dello stesso comunismo. Tra le sue opere ...
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Uomo politico inglese (Debden, Newport, 1613 - Londra 1662), figlio di Henry. Puritano, fu per qualche tempo nel Massachusetts (1635-37). Entrato nell'amministrazione, nominato cavaliere nel 1640, divenne [...] Parlamento, dove rappresentò l'opposizione più radicale alla politica del re, pur essendo favorevole al mantenimento della monarchia. Abile negoziatore, successe a J. Pym, divenendo il capo del partito della tolleranza religiosa più completa. Nel ...
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Uomo politico argentino (Córdoba 1937 - Buenos Aires 2019). Esponente della Unión Cívica Radical (UCR), fu eletto al Senato federale in rappresentanza della capitale nel 1973, carica che mantenne sino [...] dei deputati nel 1991, è stato nominato capogruppo del Blocco radicale. Governatore di Buenos Aires dal 1996, l’anno seguente stato eletto con il 48,5% dei voti. Criticato da più parti per la gestione politica ed economica del Paese, venuto meno il ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] linguaggio accettata e criterio di conoscenza empirica valida che ne consegue. Partito da una teoria convenzionalista della natura della scienza approdò a un empirismo radicale che identificava gli enunciati scientifici con quelli empirici. Tra le ...
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Uomo politico cinese (n. 1911 - m. Shanghai 2005). Fra i dirigenti della Comune di Shanghai durante la rivoluzione culturale, entrò nell'Ufficio politico del Partito comunista cinese nel 1969 e nel suo [...] Comitato permanente nel 1973. Esponente dell'ala radicale del partito, vice primo ministro nel 1976, dopo la morte di Mao (sett. 1976) e l'ascesa al potere del gruppo di Deng Xiaoping, fu arrestato (1976) insieme ad altri leaders della sinistra (la ...
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Uomo politico e giornalista colombiano (Bogotá 1888 - ivi 1974). Ministro degli Esteri dal 1911 al 1913, appartenne alla Unión Republicana fino al 1921, quando passò al partito liberale. Di nuovo ministro [...] linea del liberale A. López Pumarejo, suo predecessore e poi suo successore, S. ne attenuò la politica radicale e antiecclesiastica. Nel 1946 fu vicepresidente della Repubblica. Ha lasciato una vasta biblioteca, notevole soprattutto per i documenti ...
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Industriale e uomo politico svizzero (n. Pfeffikon 1941). Tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà dei Duemila è stato protagonista in politica. Esponente del Partito liberale radicale, è stato membro [...] del Consiglio nazionale (1983-87) e di quello degli Stati (1987-89), nonché consigliere federale (1989-2003). Presidente della Confederazione nel 1995 e nel 2002, ha guidato i ministeri della Difesa (1989-95) ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...