Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] si affermò dal 1960 il Partitosocialista popolare) e l’indebolimento Sunessøn (1167-1228), che studiò in Italia e fu nunzio pontificio nel Nord, rappresenta nascente Umanesimo. Non mancò l’entusiasmo rivoluzionario di riformatori come K.M. ...
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Il comunismo si ripresenta col suo nome proprio e classico nel 1917, quando N. Lenin, nelle sue Tesi dî aprile, richiede di chiamare "comunista" il partito bolscevico (cioè improntato nella teoria e nella [...] di fabbrica un organo squisitamente rivoluzionario, combatteva, nel partitosocialista, sia la corrente riformistica (F che la maggioranza, la quale continuò a chiamarsi Partitosocialistaitaliano, si trovò fuori dalla III Internazionale e in ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] Solo nel 1918 fu formata in Italia la Confederazione italiana dei lavoratori che in partito non rivoluzionario, a differenza dal Partito comunista, sopravvivere come organizzazione clandestina. Una parte le scissioni nel Partitosocialista; finché si ...
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RESISTENZA
Mario Niccoli
. L'accezione specifica del termine si ricollega comunemente ai clandestini Cahiers de la résistance, ma in realtà ha precedenti sia in francese, sia in italiano. Con esso s'intendono [...] , rispetto, per es., all'Italia, delle varie classi sociali, se impedirono da una parte un chiaro punto d'intesa nella 1) che essi sono soldati di un esercito nuovo e rivoluzionario.... che non si identifica..... al vecchio esercito regio; 2 ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] (alla stessa data, Spagna 12.450, Italia 18.520, Francia 20.380), e in cui il Partitosocialista (PS) confermò la sua forza con il 28% e il Partito comunista portoghese intorno al 1945. L'entusiasmo rivoluzionario degli artisti portoghesi si esaurì ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] la cosiddetta "destra" sosteneva che un "terzo partitosocialista" in Italia era di troppo, e che bisognava piuttosto mettere , il preteso "socialismo" trascinò il partito a troppe manifestazioni di sterile verbalismo rivoluzionario, e gli procurò ...
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Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] Leggi rivoluzionarie, eppure sociale, verso uno stato nazionale totalitario e forte, con una curiosità e una crescente ammirazione verso l'Italia e il fascismo, un disgusto sempre maggiore verso i dibattiti parlamentari e le lotte e zuffe dei partiti ...
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Gramsci, Antonio
Massimo L. Salvadori
Un rivoluzionario e un grande intellettuale
Antonio Gramsci fa parte di quel gruppo di grandi personalità che, in un intreccio di impegno intellettuale e impegno [...] nel 1913 al Partitosocialista. Dopo l'ascesa al potere dei bolscevichi in Russia nell'ottobre 1917, Gramsci divenne un fervente ammiratore e seguace del loro capo Lenin, unendosi ai socialistirivoluzionari che in Italia si proponevano di ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] italiano. Anche la schiera di democratici, da Amendola a F.S. Nitti fino all'amato Salvemini, non gli parve in grado di elaborare una posizione rivoluzionaria e l'assassinio del segretario del Partitosocialista unitario G. Matteotti, nel giugno 1924 ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] sociali può diventare l'egemonia del partito politico sullo stesso proletariato, ritenuto inidoneo, senza la coscienza esterna dei rivoluzionari l'una esercita sopra le altre" (Del rinnovamento civile d'Italia, 1851, vol. II, p. 203) e Gramsci a ...
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unitarismo
s. m. [der. di unitario]. – 1. Tendenza all’unitarietà, a raggiungere una soluzione unitaria in politica o in altri campi: dal congresso del partito è emerso un sincero u., o un u. velleitario; l’u. della base sindacale. In partic.,...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...