EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 1ºott. 1538 da Giovanni di Leonardo, del ramo della famiglia che dimorava a S. Leonardo, e da Canziana Zorzi di Luca di Francesco.
Il nonno paterno, Leonardo [...] del potere locale, che aveva potuto frequentare e conoscere bene, tanto da alimentare nel più importante di loro, il pascià, una "inclinatione grande" per Venezia. Resta un po' in ombra, invece, l'aspetto quantitativo dei traffici veneziani, e l ...
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TIEPOLO, Ermolao (Almorò). – Nacque a Cipro il 12 luglio 1533, figlio quintogenito del patrizio Stefano di Paolo (allora luogotenente di Cipro)
Giuseppe Trebbi
e di Cecilia Priuli.
Tra i suoi fratelli [...] e i sudditi di Venezia. Tuttavia Tiepolo non poté risolvere radicalmente il problema di Segna accogliendo l’invito del pascià di Bosnia per un’azione congiunta veneto-ottomana, che avrebbe dovuto conquistare Segna mediante un attacco combinato per ...
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BRITTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Appartenente a una famiglia cosentina di antica nobiltà, è forse da identificare con un omonimo figlio di Nicola, del quale si sa che viveva in Cosenza nel [...] numerose difficoltà che si incontravano ad attraversare il paese.
A Bassora il B. ebbe molte difficoltà per ottenere dal pascià, il quale forse nutriva qualche sospetto sulla missione affidata al viaggiatore calabrese, il permesso di imbarcarsi per l ...
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MAGNO, Alessandro
Daniele Ghirlanda
Nato l'8 febbr. 1538, con ogni probabilità a Venezia, dalle seconde nozze di Stefano e Maria Contarini. Terzogenito, ebbe come fratelli Andrea, Sebastiano, Francesco, [...] del viaggio ad Alessandria si caratterizza per l'attenzione con la quale vengono descritti il sistema amministrativo del pascià, i palazzi del Cairo e le antichità egiziane (notevole il racconto dell'esplorazione della piramide di Cheope). Le ...
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BOLDÙ, Leonardo di Pietro
Freddy Thiriet
Nacque intorno al 1420, e fu tra i più valenti diplomatici veneziani del Quattrocento. Sebbene i dati sulla sua giovinezza siano scarsi, risulta che il B. ricevette [...] venne affidato al valoroso Antonio Loredan, che disponeva di un presidio di soli 2.500 uomini. Nel maggio 1474 Sulaimā'n-Pascià pose il campo davanti a Scutari con più di 80.000 soldati, ma il coraggio del Loredan riuscì a ristabilire l'equilibrio ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, nel Vicino Oriente; il territorio confina a N con la Siria, a NE con l’Iraq, a SE e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] membro della Lega araba dal 1945, stabilì allora più strette relazioni con gli Stati arabi; nel 1956 l’inglese Glubb Pascià fu allontanato dal comando delle forze armate giordane e nel 1957 furono ritirate le ultime truppe britanniche.
La rinnovata ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] e le distribuiscono ai capi dell'esercito creando un sistema feudale che darà poi origine alla potenza dei bey e dei pascià. I feudi, a seconda della loro maggiore o minore estensione, sono detti timar o ziamet. I possessori sono tenuti al servizio ...
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NAPOLEONE I imperatore
Francesco LEMMI
Alberto BALDINI
Nacque ad Aiaccio il 15 agosto 1769, da Carlo Buonaparte e da Letizia Ramolino, secondo di otto fratelli (senza contare i morti in tenera età), [...] .000 uomini e senza nessuna speranza di essere appoggiato dal mare. Occupa Giaffa, assedia San Giovanni d'Acri, muove incontro al pascià di Damasco, avanzante con forze triple delle sue, e lo batte ai piedi del Tabor (16 aprile). Non gli riesce però ...
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Capitale della repubblica germanica e dello stato prussiano, forma con i suoi sobborghi e con le città vicine un centro che per numero d'abitanti è superato soltanto da New York e da Londra.
Posta tra [...] Felice Desprez, direttore degli affari politici al Ministero degli affari esteri; Turchia: Carathéodory pascià, ministro dei Lavori pubblici; Meḥemet‛Alī pascià, mushīr (maresciallo) dell'esercito; Sadullāh bey, ambasciatore a Berlino.
Aggiornata, su ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] e specialmente Paolo Della Cella, che, come già il Cervelli, accompagnò nel 1817 una spedizione militare inviata in Cirenaica dal pascià di Tripoli. Più fruttifera dal punto di vista scientifico riuscì la spedizione dei fratelli F. W. e H. W. Beechey ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
pasca
s. f. – Var. ant. di pasqua (più vicina alla forma lat. pascha): il papa ... per una sua bolla allongò [= prorogò] il termine del concilio sino al giorno della prossima pasca (Sarpi).