Giurista e uomo di stato (Castel Baronia, Ariano, 1817 - Roma 1888). Membro del parlamento di Napoli (1848), dopo la repressione borbonica si rifugiò a Torino, dove ebbe la prima cattedra di diritto internazionale. Deputato (dal 1860) della sinistra, più volte ministro, fu artefice dell'adesione italiana alla Triplice alleanza (1882).
Vita
Iniziò l'insegnamento universitario a Napoli, esercitando ...
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Pisanelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l’avvocatura, acquistando notevole fama. Liberale, fu eletto deputato [...] la reazione borbonica, perseguitato per i suoi sentimenti politici, fuggì a Civitavecchia e poi a Genova insieme con PasqualeStanislaoMancini e altri patrioti, ma fu condannato in contumacia alla pena di morte e alla confisca dei beni. Recatosi ...
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Benedetto XIV
Mario Rosa
Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato dai Somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, si laureò [...] 1, Roma 1933.
Rapidi profili in: E. Morelli, Benedetto XIV uomo e pontefice, in Id., Tre profili: Benedetto XIV, PasqualeStanislaoMancini, Pietro Roselli, ivi 1955; L. Dal Pane, Benedetto XIV e una memoria inedita del conte Marco Fantuzzi, Bologna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] a espatriare in Piemonte, dove si aggregò al gruppo di esuli meridionali, da Bertrando Spaventa al giurista conterraneo PasqualeStanislaoMancini a Ruggiero Bonghi. A Torino restò fino al marzo del 1856, insegnando italiano nella scuola privata di ...
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Nicotera, Giovanni
Patriota e uomo politico (Sambiase, Catanzaro, 1828 - Vico Equense, Napoli, 1894). Allievo di Luigi Settembrini nel collegio di Catanzaro, aderì ai Figliuoli della Giovine Italia, [...] dicembre 1849 e andò poi in esilio a Torino dove fu impiegato diversi anni come copista nello studio di PasqualeStanislaoMancini. Entrato in rapporti con Mazzini, partecipò nel 1857 alla spedizione di Sapri nella quale rimase ferito. Arrestato, fu ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] del governo italiano, che si affrettò a far pervenire le proprie rassicurazioni. Il ministro della Giustizia PasqualeStanislaoMancini mandò a dire, pare attraverso don Giovanni Bosco, «che il governo rispetterà e farà rispettare la libertà ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Emilio Visconti Venosta) e una visione più legata alla tradizione giurisdizionalista (vivacemente rappresentata da Quintino Sella e PasqualeStanislaoMancini). Il risultato, mediato da figure come Bonghi e Vigliani, fu la legge del 13 maggio 1871 ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] come Bonghi (che peraltro, pur essendo napoletano, dopo il 1848 aveva sempre operato al Nord), Silvio Spaventa, PasqualeStanislaoMancini, Giovanni Nicotera, Francesco Crispi.
Di fatto il Parlamento fu animato a lungo da uno spirito unitario e quasi ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] Scuola superiore di preparazione alla carriera diplomatica, per la quale si avvalse della collaborazione di PasqualeStanislaoMancini, esule napoletano in Piemonte, insigne giurista liberale dell’università di Torino, destinata negli anni successivi ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] , che ispirava o rafforzava l’opzione triplicista: esso peraltro animava parallelamente, in casa liberale, la riforma del culto di PasqualeStanislaoMancini tra il 1877 e il 1878, ma anche, in campo cattolico, la polemica di padre Carlo M. Curci a ...
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