TIRO
JJean Richard
Quest'antica città, che i franchi chiamavano Sur (oggi Sour, Libano), metropoli della provincia della Fenicia I in epoca bizantina, divenuta poi la base marittima degli Omayyadi, [...] ) rilevata nel 1128. Ma il re di Gerusalemme l'aveva posta sotto l'obbedienza del patriarcadi Gerusalemme, mentre la Fenicia in principio dipendeva da Antiochia. Il patriarcadiAntiochia rivendicò senza successo la sottomissione dell'arcivescovo ...
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ALBERTO da Vercelli, santo
Luciano Gulli
Nacque da nobile famiglia - ma non è documentata la sua appartenenza agli Avogadro - nel territorio della diocesi parmense. I necrologi cosiddetti eusebiani, [...] Prassede e legato pontificio. A., che vide confermata la sua elezione da Amalrico II, re di Gerusalemme e da Pietro, patriarcadiAntiochia, fu consacrato il 17 febbr. 1205, ricevendo il pallio e la nomina a legato pontificio per quattro anni. Prima ...
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CASSETTA, Francesco di Paola
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 12 ag. 1841 da Pietro e Clementina Sturbinetti. Il padre, originario di Osimo, sebbene di famiglia facoltosa, esercitava a Roma l'arte [...] suo elemosiniere segretoi carica che teme per otto anni, fino al 1895, allorché venne eletto vicegerente di Roma; fu quindi promosso patriarcadiAntiochiadi rito latino il 29 nov. 1897. Nel concistoro del 19 giugno 1899 il papa lo creava cardinale ...
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GIOVANELLI, Federico Maria (Ferigo)
Michela Dal Borgo
Nacque il 26 dic. 1728 a Venezia, ultimogenito di Giovanni Paolo di Giovanni Andrea e della giovane seconda moglie di questi, Giulia Maria Calbo. [...] S. Francesco della Vigna dal patriarcadiAntiochia A. Despuig e il 13 marzo, a S. Marco, fu celebrato il funerale di Stato. Il corpo del G. fu inumato a S. Pietro di Castello.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, Libri d'oro ...
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Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] e rappresentanti dei poteri secolari. Non vi partecipò nessun greco, benché invitato, oltre al patriarca dei Maroniti e un rappresentante del patriarcadiAntiochia. Oltre al conflitto fra Federico II e Ottone IV, che fu risolto con la deposizione ...
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ALCALA, Pedro Afan De Ribera duca di (donde "don Perafan" non "don Parafans", come scrivono erroneamente gli storici napoletani)
Fausto Nicolini
Secondo marchese di Tarifa, sesto conte di Los Molares [...] di Badajoz, poi arcivescovo di Valencia e patriarcadiAntiochia, e donna Catalina, maritata con don Pedro de Ribera marchese di Barroso. Stato già in patria viceré di Narrazioni e documenti sulla storia del Regno di Napoli dall'anno 1522 al 1667, in ...
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BORGHESI, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque a Mondovì in data imprecisata, e imprecisata è anche la data del suo trasferimento a Roma, nella cui università si addottorò in medicina sullo scorcio del sec. [...] del tempo, il lucchese Paolo Manfredi, fu appunto per l'appoggio di lui che il B. poté essere designato quale medico della missione pontificia capeggiata dal patriarcadiAntiochia, Carlo Tonunaso Maillard de Tournon, inviata da papa Clemente XI in ...
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BORROMEO, Giberto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 12 sett. 1671 da Renato, conte di Arona, e da Giulia Arese. Avviato agli studi teologici e giuridici, dimostrò ben presto un vivace ingegno, [...] gli dedicò ancora il primo volume degli Anecdota..., Mediolani 1697. Ordinato sacerdote il 14 dic. 1710, il B. fu nominato patriarcadiAntiochia il 26 genn. 1711 e il 26 giugno assistente al soglio pontificio; quindi il 17 genn. 1714 era consacrato ...
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Patriarca monofisita diAntiochia (n. Samosata - m. 630-31) dal 594 (dapprima monaco e per umiltà cammelliere a Qinneshrīn); effettuò la riconciliazione tra i monofisiti di Siria e d'Egitto (609-10); ristabilì [...] giacobita in Oriente; circa l'accoglienza fatta da Eraclio, in Mabbūg (Gerapoli), alla sua professione di fede si hanno versioni contrastanti. Si conservano inoltre di lui una lettera e una Vita di Severo d'Antiochia, in versioni etiopica e copta. ...
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Teologo (m. Antiochia 488); forse monaco a Costantinopoli, seguì il futuro imperatore Zenone ad Antiochia dove, dopo alterne vicende, divenne patriarca; monofisita, favorì la politica religiosa di Zenone [...] aderendo all'Enotico; è soprattutto noto per le sue innovazioni liturgiche, che rivelano il tentativo di armonizzare la liturgia alle sue vedute teologiche. ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici di rito bizantino, ma di lingua araba,...