Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] d’Oriente. Noto anche come scisma greco o bizantino, è la separazione verificatasi fra la Chiesa romana di lingua e rito latino e il PatriarcatodiCostantinopoli, con tutte le diocesi a esso sottoposte o collegate, dopo il 1054, per contrasti fra il ...
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La dottrina e l’azione di coloro che nell’Impero bizantino, nel sec. 8° e 9°, avversarono il culto religioso e l’uso delle immagini sacre. La lotta contro le immagini cominciò con le disposizioni prese [...] della Chiesa romana nei territori bizantini dell’Italia e ne sottopose le diocesi al patriarcatodiCostantinopoli. Costantino V Copronimo, successore di Leone III, fu dapprima più prudente, ma, rafforzatosi sul trono, anch’egli fece proclamare ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] una spiritualità basate sui principî platonici e sulla sapienza ellenica. Accusato di sovvertire la religione rivelata, fu tacciato di ateismo da Giorgio Scolario, patriarcadiCostantinopoli, che ordinò la distruzione del Νόμων συγγραϕή (De legibus ...
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Scrittore greco (seconda metà sec. 11º), originario di Trebisonda, nipote dell'omonimo patriarcadiCostantinopoli; autore di un'epitome, piuttosto libera, della storia romana di Dione Cassio, importante [...] soprattutto perché conserva la sostanza dei libri 61-80, perduti nell'originale ...
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Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] piuttosto come ‘congiunzione’, senza affermare chiaramente l’unità della persona di Cristo.
Nestorio, divenuto patriarcadiCostantinopoli, si oppose all’uso del termine «genitrice di Dio» applicato alla Vergine, offendendo così il sentimento del ...
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(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] fondazione a Vatopèdi dell’Accademia letteraria e filosofica, nello spirito dell’illuminismo europeo; nel 1783 il patriarcadiCostantinopoli (da cui, sin dal 1312, dipendevano i monasteri) riformò l’organizzazione della comunità.
La partecipazione ...
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1. Martire (Egitto, forse sec. 3º); secondo la prima redazione della sua Passio (che non risale oltre il sec. 7º) sarebbe stato un soldato egiziano, che, recatosi per il suo servizio a Cotieo in Frigia, [...] il 10 dic.; ma si tratta di una duplicazione. 2. PatriarcadiCostantinopoli (Alessandria, fine del sec. 5º - Costantinopoli 552). Dopo essere stato a capo del grande xenodochio di s. Sansone a Costantinopoli, fu ordinato patriarca, nel 536, da papa ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] poi per farla accettare e condannando Timoteo Eluro. La sua accettazione e la difesa del canone 28 di Calcedonia, che assicurava al patriarcatodiCostantinopoli, in quanto capitale, la preminenza su tutto l'Oriente, lo misero però in urto col papa ...
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1. Patriarcadi Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] , finché F. (398) fu riconosciuto da Roma. Dei suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, 27 settembre. 2. PatriarcadiCostantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto ...
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Nobile campano (m. 638). Consacrato nel 625 senza che avesse la conferma dell'imperatore Eraclio, diresse la sua attività a incrementare il patrimonio ecclesiastico, a costruire o restaurare edifici in [...] inoltre ricordato per le lunghe controversie sorte per due sue lettere, scritte (633 e 634) a Sergio, patriarcadiCostantinopoli, fautore dei monoteliti. Tali lettere, redatte senza cura per l'esattezza della espressione teologica (vi era usata la ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...