GERMANO II patriarcadiCostantinopoli-Nicea
Silvio Giuseppe Mercati
Fu patriarca dal 1222 al 1240 ed ebbe un governo molto laborioso per le pretese autonomiste dei vescovi del despotato di Epiro. Personalmente [...] in Migne, Patrol. Graeca, CXL, coll. 621-757; altre 15 presso Sp. Lagopatis, Γ. ὁ β′ πατριάρχης Κωνσταντινουπόλεως Νικαίας, Tripoli di Grecia, pp. 214-360.
Bibl.: K. Krumbacher, Gesch. der byz. Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, p. 174; M. Jugie, Theol ...
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TEOFILATTO patriarcadiCostantinopoli
Figlio di Romano I Lecapeno fu da suo padre destinato al patriarcato in età ancora fanciulla. E poiché vi si opponevano i canoni, l'imperatore mandò in Roma un'apposita [...] dall'imbelle papa Giovanni XV il riconoscimento dell'irregolare situazione, mediante l'invio di legati i quali il 2 febbraio 933 insediarono il nuovo patriarca in luogo del dimissionario Trifone.
Vescovo senza vocazione, Teofilatto trascorse la vita ...
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PatriarcadiCostantinopoli (m. 925); oriundo italiano, funzionario imperiale, poi consigliere (gr. μυστικός, onde il soprannome) del patriarca Antonio Caulea al quale successe nel 901. Relegato (907) [...] in un monastero per aver condannato il quarto matrimonio di Leone VI, ritornò alla morte di questo (912). Le 160 lettere di N. sono utile fonte per la storia dei rapporti tra Bizantini e Bulgari e per quella dell'Italia meridionale. ...
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PatriarcadiCostantinopoli (n. 730 circa - m. 806). Laico e funzionario imperiale, fu designato dall'imperatrice Irene come patriarca, e consacrato poi come tale. Perseguì una politica favorevole al culto [...] delle immagini, che sfociò nelle decisioni anticonoclaste del secondo Concilio di Nicea (sett.-ott. 787) e permise alla Chiesa diCostantinopolidi riannodare i rapporti con la Chiesa di Roma. ...
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PatriarcadiCostantinopoli (m. Proconneso 1273); monaco, fu nominato patriarca da Teodoro II Lascaris (1255). Considerò usurpatore Michele VIII Paleologo, per cui dovette rinunciare al patriarcato; ma, [...] 1261). Quando però il Paleologo fece accecare Giovanni Lascaris, figlio di Teodoro e del quale A. aveva riservato i diritti, A nel suo testamento la scomunica. Ebbe così inizio tra i seguaci di A. lo scisma autoriano o arseniano (durato fino al 1315). ...
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PatriarcadiCostantinopoli (n. Sebaste in Armenia - m. 425). Testimoniò contro s. Giovanni Crisostomo nel sinodo della Quercia (404) e gli succedette (406) dopo la deposizione non riconosciuta da papa [...] Innocenzo I; onde lo scisma, tra la Chiesa romana e i patriarchi orientali, durato finché A. rimise nei dittici il nome di Giovanni (417 circa). Si hanno di lui una omelia sull'Incarnazione, frammenti e quattro lettere. È venerato come santo dai ...
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PatriarcadiCostantinopoli (m. 1286 circa). Della famiglia veneziana, cappellano di Innocenzo IV, fu nel 1253 nominato patriarca latino. Assistette poi alla conquista della città da parte dei Bizantini, [...] che lo costrinsero a rientrare in Italia, ove morì ...
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PatriarcadiCostantinopoli tra il 1193 e il 1199. Autore di alcune costituzioni, la più importante delle quali, De iuribus territoriorum, fu pubblicata nel sec. 16º da Leunclavio nel suo Ius graeco-romanum. ...
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PatriarcadiCostantinopoli dal 1066 al 1075. Autore di costituzioni in materie ecclesiastiche, pubblicate nel sec. 16º da Leunclavio nel suo Ius graeco-romanum. ...
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Angelo Correr (Venezia 1323 circa - Recanati 1417); già patriarcadiCostantinopoli, e dal 1405 prete-cardinale di S. Marco, si trovò implicato nell'ultima parte della sua vita nelle lotte del cosiddetto [...] con l'avversario per giungere ad una abdicazione simultanea dei due pontefici. Questa fu raggiunta al di fuori dei disegni di G., poiché il Concilio di Pisa, all'uopo convocato, depose Benedetto XIII e lo stesso G. (1409), ed elesse papa Alessandro ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...