Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] Venezia, II, p. 277) nella quale si dice che i Greci non riconoscono che l'autorità del patriarcadiCostantinopoli e ritengono i cattolici uguali ai luterani: "e tornano a predicare, tanto in la chiesa, come nelli altri lochi publici, li latini ...
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I Veneziani delle colonie
Silvano Borsari
La storia della presenza veneziana nel Mediterraneo orientale nel secolo XIV riflette i continui mutamenti della situazione politica che si manifestarono [...] , mosse contro i Turchi sotto il comando del legato pontificio Enrico d'Asti patriarcadiCostantinopoli, di Martino Zaccaria (75) comandante delle galee pontificie, e di Pietro Zeno, che era a capo delle galee veneziane (76). Un primo risultato ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] essere segno anche della posizione presa dai Veneti al tempo dello scisma dei tre capitoli, san Metodio, patriarcadiCostantinopoli e autore di opere anticonoclaste (il libro che porta in mano lo significa).
E si deve pure osservare come molti ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] , così messo sullo stesso piano del Padre nella struttura trinitaria. Dopo una fase di grande conflittualità per l’atteggiamento assunto dal patriarcadiCostantinopoli a partire dall’867 contro il Filioque, alla fine papa Benedetto VIII acconsentì ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] nel 1966 e poi riconfermato, rimarrà un punto di riferimento per tutto l’episcopato italiano anche durante il pontificato di Paolo VI; il papa gli delegò i rapporti con il patriarcadiCostantinopoli e lo introdusse nel Segretariato per l’unità dei ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] G. fu coinvolto nell'impegnativa discussione sulla resurrezione dei corpi con un avversario agguerrito come Eutichio, patriarcadiCostantinopoli: questi aveva sostenuto in un libro la tesi del corpo resuscitato come corpo impalpabile, sottile come ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] l’imperatore deve vigilare che essi vengano rimpiazzati da vescovi ortodossi.
Con l’Henotikon di Zenone e lo scisma di Acacio, patriarcadiCostantinopoli, si giunge alla rottura fra imperium e sacerdotium. La pubblicazione dell’Henotikon viene ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] un concilio. In gennaio la riunione del concilio ecumenico veniva annunciata ufficialmente dal nuovo patriarcadiCostantinopoli. V. rinnovò la richiesta di tenere il concilio in Sicilia, per agevolare la partecipazione dei vescovi italiani e ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] confinante, e sperava ridurre il papa alla condizione del patriarcadiCostantinopoli". Per realizzare questo suo disegno egli "adoperò il senno e l'ardire di Pier della Vigna […], si giovò della dottrina di Taddeo da Sessa; ordinò con savie leggi la ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] , ma ormai nessuna cultura scientifica autonoma. Due secoli dopo Stefano, Fozio (patriarcadiCostantinopoli dall'858 all'867 e dall'877 all'886) svolgeva di nuovo un'attività scientifica di un certo rilievo, scrivendo commenti e testi didattici ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...