Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] la prima consuetudine, Giovanni la seconda.
Nell’11° sec. tale diversità di usi diede origine alla controversia degli a., iniziata (1053) dal patriarcadiCostantinopoli Michele Cerulario e che contribuì ad accentuare la divisione tra Greci e Latini ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo a una crociata contro i Turchi. Nel 1523 fu creato patriarcadiCostantinopoli e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora manoscritte, manifestano un'amplissima cultura filosofica (con ...
Leggi Tutto
Scrittore e teologo bizantino (n. Costantinopoli 1405 circa - m. nel monastero di Prodromo dopo il 1472), fu per tre volte patriarcadiCostantinopoli fra il 1454 e il 1465 sotto il nome di Gennadio II; [...] seguì Giovanni VIII Paleologo al Concilio di Firenze dove sostenne l'unione con Roma, ma dal 1444 in poi divenne nemico della chiesa cattolica. Grazie a lui e alla sua posizione presso Maometto II la chiesa ortodossa greca non subì persecuzioni dai ...
Leggi Tutto
Monaco al Sinai (m. 1316-20), fu eletto nel 1276 patriarca melchita di Alessandria, ma nel 1278 dovette rifugiarsi a Costantinopoli; rigettò l'unione con la chiesa latina decisa nel concilio di Lione e [...] il sinodo che depose Giovanni Bèkkos (1283); ma si mise in contrasto con il suo omonimo patriarcadiCostantinopoli, per cui fu esiliato (1289-93 e poi di nuovo nel 1303). Qualche anno prima della morte riuscì a riprendere possesso della sua sede. ...
Leggi Tutto
Vescovo ariano di Berea (n. Tessalonica - m. 386 circa); deposto nel concilio di Rimini (359), fu poi, col favore imperiale, patriarcadiCostantinopoli (370), finché non fu definitivamente deposto (380) [...] da Teodosio. È autore di varî scritti teologici (῾Υπομνήματα), di cui si conserva qualche frammento. ...
Leggi Tutto
GIOVANNI PAOLO II, papa
Giovanni Caprile
(App. IV, II, p. 82)
Superate le conseguenze dell'attentato del 13 maggio 1981, compiuto dal terrorista turco di estrema destra Mehemet Ali Agça, G. P. ii si [...] Non minore l'impegno ecumenico: numerosi incontri con le massime autorità delle Chiese e Confessioni non cattoliche; scambio di visite col PatriarcadiCostantinopoli e col Primate anglicano (Canterbury 1982; Roma 1989); visita al Consiglio ecumenico ...
Leggi Tutto
Filologo, storico della chiesa e teologo tedesco, nato a Berlino il 28 marzo 1915, morto a Münster il 13 aprile 1994. Docente di storia della chiesa all'università di Berlino dal 1945, insegnò dal 1947 [...] accademie e dottore honoris causa delle università di Gottinga e di St. Andrews, ricevette tra l'altro la Croce d'oro dell'Athos dal patriarcadiCostantinopoli Atenagora.
Appartenente alla Chiesa evangelica luterana (più tardi vi sarà ordinato ...
Leggi Tutto
Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] col catapano bizantino Argiro, di fronteggiare le ambizioni dei Normanni di Benevento, esclusa la città che rimase alla Chiesa. Nei confronti dell'Oriente, il conflitto con la Chiesa greca, dopo la scomunica del patriarca Michele diCostantinopoli ...
Leggi Tutto
Romano (m. Roma 872), cardinale prete del titolo di S. Marco (842), fu consacrato il 14 dic. 867. Seguì le direttive di Niccolò I, conservando nell'ufficio di cancelliere Anastasio Bibliotecario, e agendo [...] all'esilio Fozio (870), che Basilio il Macedone, impadronitosi dell'Impero d'Oriente, aveva rimosso dal patriarcatodiCostantinopoli, reintegrandovi Ignazio. Ma con quest'ultimo Adriano II ebbe poi dissidî per la giurisdizione sulla Chiesa bulgara ...
Leggi Tutto
Nobile romano (m. Costantinopoli 536), successe nel pontificato a Giovanni II, venendo consacrato il 13 maggio 535 e subito condannò l'uso, che andava allora introducendosi, per cui un papa poteva designare [...] ); ottenne invece la deposizione del patriarca Antimo, monofisita, protetto da Teodora, e significativi riconoscimenti da parte di Giustiniano del primato giurisdizionale di Roma. Il suo corpo fu trasportato da Costantinopoli a Roma, e sepolto nella ...
Leggi Tutto
exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...