Sono soprattutto celebri con questo nome due dottori ebraici dei secc. 1º-2º d. C. Gamaliele il vecchio, nipote di Hillēl, fu caposcuola dei Farisei nella prima metà del sec. 1º d. C. Maestro di s. Paolo [...] , abbracciò il cristianesimo. Gamaliele II, nipote del precedente, fu capo dell'Accademia di Yabne e patriarca. Il periodo del suo patriarcato ha grande importanza perché con esso s'inizia la codificazione del diritto giudaico tradizionale (fine sec ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] al papa per la sede arcivescovile e che nel 1211 il capitolo di S. Sofia di Costantinopoli chiese addirittura la sua elezione a patriarca; ma Innocenzo III non accolse né l'una né l'altra delle proposte. Nel 1212 il pontefice affidò al C. l'esame ...
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Nobile campano (m. 638). Consacrato nel 625 senza che avesse la conferma dell'imperatore Eraclio, diresse la sua attività a incrementare il patrimonio ecclesiastico, a costruire o restaurare edifici in [...] . va inoltre ricordato per le lunghe controversie sorte per due sue lettere, scritte (633 e 634) a Sergio, patriarca di Costantinopoli, fautore dei monoteliti. Tali lettere, redatte senza cura per l'esattezza della espressione teologica (vi era usata ...
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CLEMENTE II, papa
Hans Peter Laqua
Suidger (è questo il suo nome di battesimo) apparteneva a una famiglia dell'alta nobiltà sassone; nacque dal matrimonio di Konrad Morsleben von Horneburg con Amulrad, [...] secondo l'annalista Saxo (in Mon. Germ. Hist., Script., VI, a cura di G. Pertz, Hannoverae 1844, p. 685), sarebbe stato patriarca di Aquileia, ma il suo nome manca nell'elenco locale dei vescovi. È molto probabile dunque, come ha supposto G. Schwartz ...
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Monaco (n. Mutalaska, presso Cesarea di Cappadocia, 439 - m. presso Gerusalemme 532); trascorse, giovanissimo, qualche tempo in un monastero nei pressi della città natia; passò poi in Palestina ove, dopo [...] " (478), ottenendo che vi fosse consacrata una chiesa, mentre lo stesso S. era ordinato sacerdote per decisione del patriarca di Gerusalemme Sallustio (491). Scoppiati dei dissidî, S. preferì allontanarsi in volontario esilio (503) per alcuni anni ...
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Prelato (Limoges seconda metà sec. 13º - Entrechaux 1348), carmelitano; maestro di teologia a Parigi, provinciale di Aquitania (1324), priore generale (1330), combatté l'opinione di papa Giovanni XXII [...] dell'univ. di Parigi convocata a Vincennes (1333) dal re di Francia, Filippo VI. Vescovo di Vaison (1341), poi patriarca di Gerusalemme e amministratore perpetuo di Vaison (1341), morì in odore di santità. Delle molte opere attribuitegli (tra cui un ...
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Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] Leone X, fu poi mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo a una crociata contro i Turchi. Nel 1523 fu creato patriarca di Costantinopoli e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora manoscritte, manifestano un'amplissima cultura ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] 1560, Roma 1887, pp. 23, 27, 31-45, 49 s., 53 s., 57, 82 s.; G. De Renaldis, Memorie storiche dei tre ultimi secoli del patriarcato d'Aquileia (1411-1751), Udine 1888, pp. 239, 250 s., 254; L. von Pastor, Storia dei papi, V, Roma 1924, pp. 183, 194 s ...
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SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] a cura di H.T. Hionides, Amsterdam 1972, pp. 144-47; L. Magi, La Sede Romana nella corrispondenza degli imperatori e patriarchi bizantini (VI-VII secolo), Roma-Louvain 1972, pp. 204-06; F.X. Murphy-P. Sherwood, Constantinople II et Constantinople III ...
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DONATO
Luca Bellingeri
Titolare di Ostia, una delle più importanti diocesi vescovili suffraganee della Chiesa romana, testimone e protagonista di alcune fra le principali iniziative di politica estera [...] imperatore Basilio (23 sett. 867) ed ai mutamenti politici che ne erano seguiti, era stato deposto e sostituito con l'antico patriarca Ignazio. Lo veniamo a sapere da una lettera del 10 giugno 869 con la quale il papa raccomandava al nuovo imperatore ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....