(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] Chiese orientali ed estende la sua giurisdizione a Israele, Giordania e Cipro.
G. è, dal 1311, sede anche di un patriarca armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano e dal 1841 un vescovo anglicano ...
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(arabo Ṭabariyya, ebr. Tevarya) Cittadina di Israele (39.700 ab. nel 2008), nel distretto Settentrionale, quasi al centro della sponda occidentale del lago omonimo. La città antica si stendeva a S dell’attuale, [...] alla sua morte (100). Fu celebre nei sec. 3° e 4° come sede di una scuola rabbinica e residenza del patriarca giudaico. Nel 637 fu conquistata dagli Arabi, che ne fecero il capoluogo della circoscrizione militare (giund) del Giordano. La conquista ...
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VOJVODINA (A. T., 75-76)
Elio Migliorini
Regione della Iugoslavia settentrionale, sulla sinistra del Danubio, la quale comprende le pianure del Banato, Bačka e Barania, appartenenti prima del 1918 al [...] una nuova immigrazione. Chiamate dalla Vecchia e dalla Nuova Serbia da Leopoldo I, circa 40 mila famiglie, con alla testa il patriarca di Peč, occuparono quelle fertili terre, gettando le basi per la creazione d'un Ducato (con a capo un duca elettivo ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] con il nome di marca Veronese (976). Distaccatosi nel 1077 il Friuli (che costituì uno Stato feudale sotto il patriarca di Aquileia), la marca, coincidente con l’attuale V., a parte Venezia e Rovigo, fu coinvolta nella lotta delle investiture ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] Russia, mentre fin dal 16° sec. i giacobiti cominciarono a manifestarsi favorevoli all’unione con Roma, per cui si costituì il patriarcato siro; poi anche tra i melchiti fece progressi l’idea dell’unione con Roma, che si può ritenere completa con il ...
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Regione costiera dell’India, nel Deccan sud-occidentale, che si allunga per circa 400 km tra la pianura litoranea (orlata di lagune) e il versante O dei monti Ghati Occidentali (con ampie foreste equatoriali). [...] liturgia. Nel 1653 la comunità si divise in un ramo cattolico e in uno ortodosso (malankaresi) sotto la giurisdizione del patriarca giacobita di Antiochia. I tentativi da parte di Roma di ricomporre lo scisma, iniziati subito dopo, riuscirono solo in ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] gruppi. Al vertice erano gli uji, grandi gruppi di famiglie con vincoli di sangue, al cui interno emergeva la figura del patriarca che aveva la funzione di capo (uji no kami) e di sommo sacerdote. I be, lavoratori manuali dediti all’agricoltura, alla ...
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Trieste Comune del Friuli-Venezia Giulia (85,11 km2 con 201.613 ab. nel 2020, detti Triestini), capoluogo di provincia fino al 30 settembre 2017 e di regione. È uno dei principali porti italiani, posto [...] . Nel 1202 il comune dovette accettare il dominio di Venezia. Mirando a diventare sbocco e ingresso del patriarcato, T. si alleò al patriarca d’Aquileia nelle guerre contro Venezia dal 1275 al 1291, ma fu conquistata dai Veneziani. Nella seconda ...
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Regione storica e geografica delle Alpi Orientali, nel Friuli-Venezia Giulia, che coincide con l’alto bacino del Tagliamento e trae il nome da quello degli antichi Carni, popolazione celtica abitante [...] Monte Croce Carnico e dalla fondazione della città di Iulium Carnicum (Zuglio). Fino al 1420 fu signore della C. il patriarca d’Aquileia, che concesse diversi privilegi, mantenuti fino all’epoca napoleonica. Con il Trattato di Campoformio la C. passò ...
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ROMANIA (XXX, p.1)
Carlo TAGLIAVINI
Francesco CATALUCCIO
Anna Maria RATTI
Alberto BALDINI
Ugo FISCHETTI
Pino FORTINI
Storia (p. 17). - Dal ritorno in Romania del principe Carol, divenuto re col [...] le dimissioni il 10 febbraio. Il sovrano formò allora un gabinetto di unione nazionale, sotto la presidenza del vecchissimo patriarca della chiesa ortodossa rumena Miron Cristea e con tutti gli ex-presidenti del consiglio (meno Goga e Maniu che ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...
s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su cui si estende la sua giurisdizione. d....