NERVA (M. Cocceius)
L. Vlad Borrelli
Imperatore romano, nato a Narni nel 26 d. C., successe nel 96 d. C. a Domiziano caduto vittima di una congiura. Membro dell'aristocrazia senatoria, due volte console, [...] somatiche degli imperatori, il volto lungo, magro, severamente profilato di N. si accosterà piuttosto a una tradizione patrizia, austera e dignitosa. Dalla maggior parte degli studiosi i ritratti di N. sono stati ricondotti a nove originali ...
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SPORTULA (diminutivo di sporta, gr. σπυρίς)
Gioacchino MANCINI
Pier Silverio LEICHT
Era presso i Romani un piccolo paniere intrecciato di vimini, di giunchi o di sparto. Un'altra forma diminutiva [...] .
Comunemente la somma di danaro costituente una sportula era di 25 assi; veniva distribuita nell'atrio della dimora patrizia. Con quella somma i clienti provvedevano ai bisogni della loro esistenza. È certo che funzionarî e piccoli proprietarî ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roma repubblicana
Cristiano Viglietti
Intorno al 500 a.C. Roma si dà una nuova costituzione in cui i poteri del re vengono divisi tra più persone e in particolare tra due consoli eletti ogni anno dal [...] da sempre esistente a Roma e che nell’alta età repubblicana si fa più marcata e drammatica, cioè quella tra patrizi e plebei. I patrizi erano i discendenti dei primi senatori creati da Romolo e di altri personaggi di alto rango le cui famiglie erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Pecchio
Maurizio Isabella
Giuseppe Pecchio può considerarsi il fondatore dell’economia politica risorgimentale. Riprendendo l’eredità di Pietro Custodi, Pecchio popolarizzò il pensiero economico [...] milanese. Mentre la madre Francesca Goffredo era figlia di un avvocato, suo padre Antonio veniva da famiglia ammessa al patriziato milanese già dal 1543. Giuseppe, terzo di quattro fratelli, fu educato nel collegio dei Padri somaschi a Merate (vicino ...
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GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] . Nel 1555 prese in moglie Smeralda Zamoro. Rimasto vedovo, nel 1564 si risposò con Barbara Balzaro, di famiglia patrizia spilimberghese. Dai due matrimoni ebbe sedici figli (il primogenito Francesco venne alla luce nel 1556), che gli premorirono ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] [Venezia] 1797, p. V.
2. Cf. P. Del Negro, Proposte illuminate, pp. 131-132.
3. Cf. Id., La memoria dei vinti. Il patriziato veneziano e la caduta della Repubblica, in L'eredità dell'Ottantanove e l'Italia, a cura di Renzo Zorzi, Firenze 1992, p. 351 ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] alle edizioni di Aldo Manuzio. Tuttavia per poter sopravvivere il D. si pose al servizio di una famiglia patrizia.
Nella dedica a Benedetto Agnello, nel libro XLVI dei Hieroglyphica, ricordava lo straordinario influsso esercitato su di lui ...
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MANGANO, Silvana
Jacopo Mosca
Nacque a Roma il 23 apr. 1930 da Amedeo, ferroviere siciliano, e Jackie Webb, ballerina inglese. Seconda di quattro figli, sin da bambina si distinse per una bellezza fuori [...] in molti dei suoi film.
Nel 1946, con la ripresa dell'attività cinematografica a Cinecittà, la M., insieme con la sorella Patrizia e molte altre aspiranti attrici, si mise in fila davanti agli studi in cerca di una scrittura come generica. Esordì con ...
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GARZONI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia non dopo il 1353 da Bandino di Giovanni e da Elisabetta Pisani. Il padre, che risiedeva nella contrada di S. Fantin, era un ricco mercante di origine [...] , non ne aveva i mezzi o forse non gliene venne offerta l'occasione, stante la troppo fresca aggregazione al patriziato. Fu invece un apprezzato responsabile di questioni attinenti il settore creditizio e monetario.
Dopo essersi occupato del restauro ...
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FALANGOLA, Diana
Fiamma Satta
Nacque a Napoli intorno al 1555, da una famiglia della piccola nobiltà partenopea, originaria di Amalfi e trapiantatasi nel sec. XIII a Sorrento. Il padre, Scipione, sposò [...] la questione andò per le lunghe, tanto da permettere alla F. di dare alla luce una bambina, fra le mura di S. Patrizia l'11 sett. 1573. La figlia, nota poi come donna Giovanna d'Austria, le fu tolta immediatamente ed affidata, secondo il volere ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...