La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] agli accordi Prinetti-Barrère del 1902 e al Pattodi Londra del 1914, di cui le Camere vennero a conoscenza soltanto a corte, tanto che Maria Pia di Savoia lo considerava un amico difamiglia, e altra vittima di Crispi, che lo collocò a disposizione ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] sociali) e che una famiglia su cinque viveva sulla soglia di povertà o al di sotto di essa.
Mentre nel socialismo reale l'Unione Sovietica, il Pattodi Varsavia, il muro di Berlino. Non ha poi avuto buon esito il tentativo di conservare l'unità delle ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] a comprendere a vario titolo molti Paesi ex membri del disciolto Pattodi Varsavia –, in Corea del Sud, in Asia centrale, nel di simboli religiosi negli spazi pubblici, la definizione difamiglia – investe la nozione stessa di laicità. Questa cessa di ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] delega un ceto di sacerdoti alla sua gestione. Siamo nel periodo post-esilico babilonese, quando un influente scriba difamiglia sadducea, Esdra , plurale minīm, quelli di un genere a parte) come colui il quale tradisce il pattodi alleanza con Dio e ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] in ambito filosofico. Nell'età moderna, il primo a concepire la società come frutto di un patto che coinvolge i singoli individui, e non corpi collettivi come il 'popolo' o le 'famiglie' (come ancora accadeva fino a Jean Bodin) è Thomas Hobbes, non a ...
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Vivere insieme
Ermanno Detti
Grandi e piccole comunità
Gli uomini tendono a vivere insieme. Formano così grandi e piccole comunità. Grandi comunità sono una città o un intero Stato. Piccole comunità [...] i figli nei luoghi d'origine.
Negli ultimi decenni il concetto difamiglia si è allargato alle coppie non sposate con o senza figli, fatto un vero e proprio patto, che tutti devono rispettare:
"Noi siamo in regime di repubblica, vero? Dunque tutti ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] , digiuni, marce, manifestazioni e attività di formazione presso le scuole e le famiglie e mediante convegni nazionali e internazionali.Le in appoggio al governo legittimo contro l'esercito del Pattodi Varsavia, nel 1968). Interagire con il potere ...
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Regimi politici
Adriano Pappalardo
sommario: 1. Introduzione. 2. Regimi non democratici: a) autoritarismi; b) totalitarismo e post-totalitarismi; c) sultanismo. 3. Democrazie. 4. Rendimento politico [...] potere, della sua famiglia, cricca o clan. Quando l'appropriazione privata di risorse pubbliche diventa generalizzata dei post-totalitarismi dei paesi un tempo appartenenti al Pattodi Varsavia, è perché fattori congiunturali ('spirito dei tempi' ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] in generale, dalla famiglia il M. derivò la sua forma mentis cosmopolita, la convinzione di appartenere alla classe dirigente il limite per lui insuperabile: l'opposizione a qualunque pattodi governo, di qualsiasi genere, col PCI. Si arrivò, così, ...
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DUDAN, Alessandro
Albertina Vittoria
Nato a Verlicca (Spalato) il 29 genn. 1883 da Antonio e Caterina Gazzari, in una famigliadi origine patrizia, iniziò giovanissimo ad impegnarsi nell'azione politica [...] (8 genn. 1918) e quando fu reso noto il pattodi Londra del 1915, che in merito alla Dalmazia assegnava all'Italia il D. si fece portatore degli "interessi" della Dalmazia e di quelli dell'italia nell'Adriatico, a cominciare dal congresso dei fasci ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...