Scrittore italiano (Senigallia 1887 - Roma 1957). Collaborò alla Voce. Esordì con prose liriche e ritratti morali di sfondo provinciale (Novelle semplici, 1907; Faville, 1914); si volse poi al racconto [...] e al romanzo d'ambiente, contrapponendo la lezione verghiana al dannunzianesimo e al frammentismo dominanti (Dov'è il peccato è Dio, 1922; Cola o il ritratto dell'italiano, 1927, dal 1935 col tit. Il soldato Cola; Ebrei, 1931; Comici, 1935; Una donna ...
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Ghibellino fiorentino (m. 1264). Capeggiò la sua parte fin dal 1239, contribuì validamente (1260) alla vittoria ghibellina di Montaperti. Si levò fieramente contro la proposta dei confederati ghibellini, [...] a Empoli, di radere al suolo Firenze. Dante, nell'Inferno (c. X), lo pone tra i dannati per il suo peccato di eresia; difatti l'inquisitore fra Salomone da Lucca, nel 1283, aveva postumamente condannato come eretici Farinata e sua moglie Adaleta e ...
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Di fenomeno che non è conforme all’andamento naturale delle cose. Doni p. Nella teologia cattolica, quelli che, pur essendo superiori alla natura umana, non sono tuttavia superiori a ogni natura creata [...] o possibile, quali per es. i doni della giustizia originale di cui godevano i progenitori prima del peccato: l’integrità, l’impassibilità ecc. ...
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contrapasso
Silvio Pasquazi
Applicazione dantesca dell'antico principio giuridico-morale detto ‛ legge del taglione ' (se ne veda la formulazione biblica in Ex. 21, 23 ss.; Lev. 24, 17-20; Deut. 19, [...] e se ne impose l'obbligo. Nella Summa theol. (I II 87 6 ad 3) è detto che il disordine che il peccato ha prodotto nelle potenze inferiori dell'anima dev'essere curato mediante pene in senso opposto: " per contraria ". Ciò nel Purgatorio. Per il ...
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gastrosessuale
(gastro-sessuale), agg. (iron.) Di cibo e di sesso; che al gusto per il cibo unisce quello per il sesso.
• Passiamo quindi ai paradisi immaginari, come l’Eden, dove, per rispettare i vegetariani, [...] di Eva e di Adamo che, secondo una marginale ma significativa tradizione esegetica, poté ambiguamente consistere in un peccato gastrosessuale, di sesso e di gola, avendo i Protoplasti goduto di un serpente in forma di salsiccia. (Tullio Gregory ...
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Scrittore francese (Parigi 1900 - ivi 1998). Autore estremamente prolifico, la sua produzione spazia dal romanzo al diario al teatro, portando ad alti livelli stilistici ed espressivi l'indagine introspettiva [...] o a un paralizzante complesso di colpa. L'opera che lo rese famoso fu Adrienne Mésurat (1927); la fatale attrazione del peccato, ove la religiosità greeniana svela i suoi toni protestantici, assume da Le visionnaire (1934) a Moïra (1950) l'aspetto di ...
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Scrittore italiano (Finale Marina, Savona, 1887 - Porto Maurizio 1917). Nel movimento della Voce fece un po' parte per sé stesso, vagheggiando un'espressione che andasse oltre il frammento lirico, un'arte [...] che fosse insieme filosofia e religione, un'autobiografia risolta oggettivamente. Ma i suoi tentativi di realizzarla (Il peccato ed altre cose, 1914) non possono dirsi riusciti, e il meglio di lui, artisticamente, restano i Frantumi (1918), di un ...
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MONALDO
Emilio Albertario
È l'autore della cosiddetta Somma monaldina, che appartiene al novero di quei trattati dei canonisti che concernono il sacramento della penitenza. Tali trattati hanno alto [...] interesse anche per la storia della giurisprudenza in quanto valutano gli atti giuridici dal punto di vista del peccato. Tra essi ebbe una rigogliosa filiazione la Summa confessorum di Raimondo da Pennaforte (Lovanio 1480; Parigi 1500; Roma 1603); ma ...
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Vescovo di Barcellona (m. prima del 392), controversista eminente anche per la classicità dello stile. Nelle tre Lettere contro i novaziani e nella Paraenesis espone la dottrina tradizionale della remissibilità [...] per i penitenti, con informazioni sulla pratica penitenziale del tempo. Nel De baptismo tratta anche del peccato originale. Discussa l'attribuzione a lui di altre opere. Sua la frase divenuta celebre: Christianus mihi nomen est, catholicus cognomen ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...