Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Numerose testimonianze scritte riportano gli aspetti ludici e festivi della realtà quotidiana [...] o governati; gli altri in quanto responsabili della cura d’anime e, quindi, preoccupati di tener lontani da qualsiasi fonte di peccato (sia la rissa, la bestemmia o, peggio, il furto e l’omicidio). Perciò le autorità civili combattono, anzitutto, i ...
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Adhaesit pavimento anima mea
. Parte iniziale di un versetto biblico (" Adhaesit pavimento anima mea; vivifica me secundum verbum tuum ", Ps. 118, 25) che gli avari pronunciano (Pg XIX 73) con voce sopraffatta [...] dal pianto e dai sospiri, a commento della pena fisica (vidi gente... che piangea, / giacendo a terra tutta volta in giuso), e a confessione del loro peccato di eccessivo attaccamento ai beni della terra. ...
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guardamento
" Atto del guardare "; unica attestazione in Rime dubbie V 15 per un matto guardamento d'occhi / vous non dovris avoir perdu la loi, dove si sviluppa l'analisi delle responsabilità, nel procedimento [...] amoroso, del cuore e degli occhi, secondo uno schema indubbiamente stilnovistico, ma presente anche nella poesia didascalica, e collegabile al motivo ascetico dell'inizio del peccato. ...
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Poeta polacco (n. 1592 circa - m. prima del 1641). Dopo il ciclo erotico Lekcje Kupidynowe ("Lezioni di Cupido", 1617), che fu posto all'Indice e del quale non si è conservata alcuna copia, diede spesso [...] ai suoi poemi successivi (Łódź młodzi "La barca della gioventù", 1618; Pochodnia miłości bożej "La face dell'amore divino", 1628) il carattere di espiazioni del peccato giovanile. È annoverato tra i "poeti metafisici" del barocco polacco. ...
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peccatore (peccatrice)
Alessandro Niccoli
Nel suo significato più generale, per altro scarsamente attestato in D., indica chi ha commesso uno o più peccati (Cv I VII 9 l'uomo è obediente a la giustizia [...] pena...] al peccatore) o chi persiste a lungo nella colpa, cadendo così in quella condizione spirituale che la teologia morale definisce come peccato abituale: Pg V 53 Noi fummo tutti già per forza morti, / e peccatori infino a l'ultima ora. In quest ...
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angosciato
Freya Anceschi
Nell'unico esempio di Pg XI 28 quell'ombre... andavan sotto 'l pondo, / ... disparmente angosciate, l'aggettivo, più che il valore generico di " afflitto ", " tormentato ", [...] ha forse quello più concreto di " oppresso ", in quanto i superbi sono gravati da massi di diverso peso (avien più e meno a dosso, X 137), proporzionalmente alla gravità del loro peccato. ...
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Scrittrice italiana (Nuoro 1871 - Roma 1936). Scrittrice intensa e feconda, la sua fama si diffuse anche all'estero; nel 1926 le fu conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua narrativa muove [...] e folcloristico: cronache e leggende paesane, storie di passioni elementari e di esseri primitivi; ma a un mondo del peccato e del male, sentito come fatalità, e rappresentato con cupi accenti, si accompagnano o piuttosto si contrappongono un'ansia ...
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Nome d'arte dell'attrice italiana Sofia Villani Scicolone (n. Roma 1934); nel cinema dal 1951, ha raggiunto in pochi anni celebrità internazionale, rivelandosi nel tempo interprete di notevoli risorse [...] film: Africa sotto i mari (1953); Ci troviamo in galleria (1953); L'oro di Napoli (1954); Pane amore e ... (1955); Peccato che sia una canaglia (1955); The pride and the passion (1957); Il ragazzo sul delfino (1957); The black orchid (1959); La ...
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GIANSENIO, Cornelio (Cornelis Jannsen)
Arturo Carlo Jemolo
Nato il 28 ottobre 1585 ad Ackov nella contea di Leerdam (Olanda) studiò a Utrecht e poi a Lovanio: qui si distinse negli studî teologici, cui [...] sono nel suo cuore, la cupidità (amore di sé) e la carità (amore di Dio): dove non regna l'una regna l'altra. Perciò tutto è peccato là dove manca l'amore di Dio. Ma questo alla sua volta non può essere che frutto della grazia. Dio non dà a tutti la ...
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(gr. ᾿Αντίχριστος) Il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo, ma che da Cristo sarà annientato nel suo ritorno trionfale (parusia) alla fine dei tempi. Nei Vangeli non si parla espressamente dell’A.; [...] di riferimento sono la seconda lettera di s. Paolo ai Tessalonicesi e l’Apocalisse. In s. Paolo l’A. è l’«uomo del peccato, figlio della perdizione, che si contrappone e si innalza sopra di tutto ciò che si chiama Dio» (è dunque l’«abominio della ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...