invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] altri. Al contrario, l'i. di Satana si concentra nel livore per il bene altrui, e si rivolge contro l'uomo sollecitandolo al peccato (fin che l'avrà rimessa [la lupa-cupidigia] ne lo inferno, / là onde 'nvidia prima dipartilla, If I 111; di colui è ...
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INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] strettamente economici del denaro e della proprietà. L'infrazione delle leggi di questo sistema, che muove per lo più dal peccato della seduzione, determina poi i rimorsi dei colpevoli e la vendetta che si abbatte su di loro, coinvolgendo anche le ...
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ERCOLE
C. Frugoni
Nome romano del greco Eracle, figlio di Zeus e Alcmena, semidio, accolto in cielo dal rogo che doveva incenerirlo e perciò immortale, E. è celebre per le dodici fatiche (dodekáthlos) [...] di Davide in lotta con il leone, simboli a loro volta di Cristo che riscattò l'umanità dall'antica schiavitù del peccato scendendo agli inferi. Questo tema viene rappresentato, per es., in un capitello della galleria orientale del chiostro di Moissac ...
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DE STEFANI, Alessandro
Graziella Pulce
Nacque a Cividale del Friuli (Udine) il 1ºgennaio 1891, da Attilio e Giustina Marini. Laureatosi in giurisprudenza, non si interessò mai veramente alla carriera [...] varietà - i temi dominanti dei primi decenni del secolo: l'amore (trattato per lo più in connessione con il tema del peccato) e il sogno dell'avventura come fuga dalla mediocrità del quotidiano. L'azione tuttavia e sempre condotta in modo tale da non ...
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Colpa
Lucio Pinkus
Per colpa si intende ogni azione od omissione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale o che per qualsiasi motivo è riprovevole o dannosa. In ambito [...] consapevole che il senso di colpa - dapprima intimamente legato a credenze religiose (e allora si parla più propriamente di peccato) poi, con il variare delle diverse concezioni del mondo, vissuto in modo sempre più indipendente dalla religione - è ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] carriera di sceneggiatore cinematografico gli valse due nominations all'Oscar, una nel 1945 per Double indemnity (1944; La fiamma del peccato) di Billy Wilder e l'altra nel 1947 per The blue dahlia (1946; La dalia azzurra) di George Marshall.
A ...
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lusingatori
Aldo Rossi
In If XVIII 100-136 (primo canto di Malebolge) la coppia esemplare dei l. (Alessio e Taide) occupa la seconda bolgia, la prima essendo riservata alla coppia simmetrica dei seduttori: [...] una siffatta attitudine: " Negat quis, nego; ait, aio; postremo imperavi egomet mihi / omnia adsentari ". Secondo l'Ottimo è un peccato che discende da avarizia: ma per D. è qualcosa di più, rappresenta la condiscendenza al compromesso vitanda per ...
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Simon Mago
Gian Roberto Sarolli
Personaggio del Nuovo Testamento (" vir autem quidam nomine Simon, qui ante fuerat in civitate magus seducens gentem Samariae, dicens se esse aliquem magnum ", Act. Ap. [...] 13) alla Summa dell'Aquinate.
Nel canto XIX dell'Inferno, D., sulla scorta delle due tradizioni, denuncia il peccato antiparacletologico per eccellenza impiegando l'immagine degli sponsali e della ‛ maternità ' della Chiesa già canonica e risillabata ...
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primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno [...] dell'età dell'oro. Questa eterna p. dell'Eden va interpretata come simbolo della condizione d'innocenza precedente al peccato originale: " lo stato della innocenzia... è in perpetua primavera; non è molestato né dal caldo dell'eccessiva cupidità, né ...
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mo
Bruno Bernabei
. Significa fondamentalmente " ora ", adesso ", ma anche " poco fa ", oppure " fra breve ", indicando un tempo presente, o da poco trascorso, o di prossimo accadimento. È usato assai [...] mo lombardo; Pd IV 32 questi spirti che mo t'appariro, e XXI 143.
Isolato il caso di If XXVII 109 quel peccato ov'io mo cader deggio, dove indica circostanza prossima a realizzarsi.
Frequente la locuzione pur mo, " proprio ora ", " soltanto ora ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...