Vespasiano, Tito Flavio
Manlio Pastore Stocchi
Imperatore romano. Nato presso Rieti nel 9 d.C., diede buona prova di sé nel cursus honorum e quando Nerone lo inviò a domare la rivolta in Giudea era [...] ) si può enucleare un pensiero implicito analogo a quello che D. esprime a proposito della prima vendetta del peccato originale, materialmente permessa da Pilato ma solo per investitura ricevuta de sursum dal legittimo imperatore Tiberio. Anche Tito ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] importante opera narrativa, Fede e bellezza, scritta in Francia e pubblicata a Venezia nel 1840 (n. ed., 1852), storia di peccato e redenzione in cui si riflettono esperienze dello stesso T.; se l'aspirazione a una lingua modellata su quella popolare ...
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Autore di un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei Padri apostolici e datato ai primi decenni del 2º sec.
Opere
Dalla [...] " è il fatto capitale della rivelazione di E., la possibilità, cioè, d'una resipiscenza da parte di quanti hanno peccato dopo il battesimo; questa penitenza è però straordinaria, unica, e riguarda solo coloro che siano cristiani da qualche tempo ...
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TOLSTOJ, Lev Nikolaevič
Giovanni Maver
Tanto il padre, quanto la madre di T. appartenevano all'alta aristocrazia. Sin dai tempi di Ivan il Terribile i Tolstoj avevano coperto importanti cariche militari [...] Potenza delle tenebre sono la straordinaria drammaticità del dialogo e le tinte cupe, in cui vi è avvolta la storia di un peccato che si svolge in un ambiente popolano. Nella Morte di Ivan Il′ič invece, T. pone di fronte al problema centrale della ...
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Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] essere limitato entro quella evidenza che ci dà i limiti del nostro potere, e che invece fu corrotto dal peccato originale.
La cartesiana motivazione volitiva dell'errore fu invece negata da Spinoza, che, con qualche tergiversazione, lo addebitò al ...
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ILLUMINATI
Luigi GIAMBENE
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Associazione fondata il 1° maggio 1776 da A. Weishaupt (1748-1830) a Ingolstadt in Baviera. Il Weishaupt, educato dai gesuiti e passato poi alla massoneria, volle con la [...] perfezione, che la loro anima vedeva già l'essenza divina e che nel loro stato estatico non potevano commettere nessun peccato. La conseguenza era generalmente la perdita d'ogni senso morale.
Fiorirono nella Spagna nei secoli XVI e XVII; i primi ...
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SHAKERS ("scuotitori")
Con questo nome furono designati anche i seekers ("cercatori") inglesi, precursori dei quaccheri (v.) e anche, talvolta, costoro; ma il nome fu dato soprattutto a un gruppo di quaccheri [...] divinità come dotata di sesso (poiché essa creò, a propria immagine e somiglianza, tanto l'uomo quanto la donna), e il peccato di Adamo come un'impurità sessuale: della divinità, in quanto maschio, si ebbe la rivelazione con Gesù; in quanto femmina ...
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ZUCCOLI, Luciano
Nome usato costantemente dal conte Luciano von Ingenheim, scrittore, nato a Calprino (Canton Ticino) il 5 dicembre 1868, morto a Parigi il 26 novembre 1929. Fu uno dei primi collaboratori [...] opere si ricordano, oltre alle citate: La compagnia della leggera (1907, novelle); Kif Tebbi (1923, uno dei primi romanzi d'ambiente coloniale in Italia); Il peccato e le tentazioni (1926, novelle); I ragazzi se ne vanno (1927, romanzi brevi), ecc. ...
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Scorsese, Martin
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a New York il 17 novembre 1942. Esordiente negli anni Sessanta, S. si è presto imposto come [...] sia come clan mafioso), che insieme a quelli del denaro e della coppia dicotomica, ma anche complementare, di 'virtù' e 'peccato', sono fra i più ricorrenti nell'opera del regista newyorkese. In Alice doesn't live here anymore, anch'esso assimilabile ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] , nell'accezione più lata, del rapporto scienza-politica. Nella sua mancanza di fiducia in questa grandiosa virtualità, ha peccato di debolezza, sin di viltà. Quasi quasi ha tradito una sorta di ipotizzabile progetto di travasare il disvelamento ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...