Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] insieme si manifesta nel suo passaggio dall'unità alla triunità. D'altra parte, decaduto l'uomo, in forza del peccato, dalla sua primitiva vicinanza a Dio, il problema è per lui soprattutto di riconquistare questa vicinanza, riabilitandosi. È appunto ...
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Poeta inglese, nato nel 1731 a Berkhampsted nel Hertfordshire dove il padre era parroco. La madre, Anna Donne, discendeva dal poeta John Donne (v.). Quando essa morì, il ragazzo fu mandato in una scuola [...] a period of insanity, scritte in questo periodo, rivelano un'anima torturata da manie religiose, dilaniata dalla paura del peccato mortale e delle sue sanzioni. Per tre volte tentò di suicidarsi, finché gli amici lo fecero entrare nel manicomio del ...
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Figlio di Atreo; secondo l'Iliade, capo supremo degli Achei contro Troia. Sulla sua contesa con Achille e poi sulla riconciliazione v. achille e omero.
Agamennone è dipinto diversamente nelle diverse parti [...] induce il marito, invano repugnante, a scendere dal carro non sulla nuda terra, ma su preziosi tappeti, il che è sentito quale peccato d'orgoglio contro gli dei. Essa lo porta poi nel bagno, e, mentre egli è ancora nella vasca, gli butta sopra un ...
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FLACIO, Mattia, o Flacio Illirico
Alberto Pincherle
Mattia Vlacich o Francovich nacque in Albona (onde il soprannome di Illyricus aggiunto al nome latinizzato) il 3 marzo 1520. Ebbe educazione umanistica [...] al credente; contro i sinergisti, esagerando per opporsi alla loro parziale rivendicazione del libero arbitrio, la dottrina che il peccato ha corrotto intimamente l'uomo nella sua sostanza, sì da renderlo incapace di operare il bene; tanto che poté ...
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Regista e attore, morto a Parigi il 14 novembre 1974. Dopo le sue prime affermazioni nell'immediato dopoguerra nell'ambito di quella corrente neorealista di cui fu con R. Rossellini uno dei principali [...] interpretazioni più apprezzate e popolari: Altri tempi (1952) di A. Blasetti; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Peccato che sia una canaglia (1955) di A. Blasetti; Il generale Della Rovere (1959) di R. Rossellini; Un italiano in America ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] A. Breton, riassume il suo programma alla vigilia della morte: ‟Rovinare definitivamente l'abominevole nozione cristiana del peccato, della caduta originale, dell'amore redentore, per sostituirle con tutta certezza quella dell'unione divina dell'uomo ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] non avvertita – nel suo Corpo Mistico e che si fa visibile attraverso il volto dell’innocenza in un mondo impastato di peccato. Ed è nella luce di questa imponente intuizione che si può capire il pieno significato tematico de La dolce vita»92.
Nel ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] raffigurazione del Buon Pastore, che riporta nel gregge un agnello smarrito, qualificato qui come simbolo di salvezza dalla scena del peccato originale rappresentata in basso (v. Ireneo, Adv. haeres., iii, 19, 3; 27, 7 s. a proposito della 1 Cor., 15 ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] spesso sottoposte a deformazioni convenzionali. Responsabile dell'origine del male, il corpo è associato alla morte e al peccato; per contro, la vita ascetica e soprattutto il monachesimo assurgono a modelli di comportamento in quanto implicano l ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] De Arca Noe morali, prol. - secondo quanto sosteneva già Gregorio Magno, cit., cioè che Adamo dopo il suo peccato aveva perso l'originaria capacità di " in divinitatis substantia audire Dominum " - osserva: " Primus homo antequam peccaret non opus ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...