CAPOZZI, Alberto
Sisto Sallusti
Nato a Genova l'8 luglio 1886 da Pietro e da Emanuela Cansa, in una ricca famiglia di armatori, era dapprima entrato in seminario. Intrapresa successivamente la carriera [...] 'ultimo periodo cinematografico del C., che fu adoperato in parti di antagonista, non confacenti al suo temperamento, da La donna del peccato di H. Hasso (1942) a La donna è mobile di M. Mattoli (1943), con le sole felici parentesi del Marco Visconti ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] rappresenta, con un certo schematismo, diviso tra luce ed ombra, dannazione e redenzione, "librato / fra un sogno di peccato / e un sogno di virtù", vi si trovano chiari di luna, apparizioni spettrali, un castello diroccato "tenebroso nel sembiante ...
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RICCI, Matteo
Ronnie Po-chia Hsia
RICCI, Matteo. – Nacque a Macerata il 6 ottobre 1552 da Giovanni Battista, speziale, e da Giovanna Angiolelli. Primogenito di numerosi figli, studiò con i padri della [...] e di Gesù Bambino, la corona e le preghiere del rosario, gli insegnamenti sul paradiso e sull’inferno, sul peccato e sulla redenzione – di tutto questo si potevano trovare omologie nel buddismo. Questa sovrapposizione tra cristianesimo e buddismo fu ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] Andreani in Siena è costituita dalla riproduzione delle tarsie marmoree del pavimento del duomo: Il sacrificio di Abramo, Eva dopo il peccato, Abele, Mosè che spezza le tavole della legge. Per quest'ultimo sembra che egli si sia giovato dell'aiuto di ...
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MAGNANI, Anna
Giorgio Pangaro
Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto [...] sulla scena e nella vita - per vederla in un ruolo diverso dallo stereotipo di sciantosa e di "donna del peccato" in cui fino allora i registi l'avevano confinata.
Difficilmente avrebbe potuto andare diversamente: era l'epoca dei "telefoni ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] è la miglior via per ragionare" scriveva nel 1831 (Epistolario, p. 4). Definiva la politica militante "l'ottavo peccato capitale" e rifiutava ogni impegno nel mondo clandestino della opposizione settaria, la cui attività sembrava valutare anche con ...
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GIOCCHI (Ciocchi), Ulisse
Sabina Brevaglieri
Figlio di Bastiano, di famiglia benestante, nacque a Monte San Savino fra il 1560 e il 1570. La sua intensa attività per chiese e confraternite della città [...] commissioni al G. che, forse presente sul cantiere senese accanto al maestro, affrescò, in data non precisabile, il Peccato originale e la Resurrezione sulle pareti della scala di accesso alla cripta nella certosa del Galluzzo, oltre alle quattro ...
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PORTALEONE, Abraham
Gianfranco Miletto
PORTALEONE, Abraham (Abraham ben David). – Nacque a Mantova il 18 marzo 1542 (secondo il calendario ebraico il 1° Nisan 5302) da David, proveniente da una famiglia [...] ) un mezzo utile di preghiera e di meditazione per agevolarli nello studio assiduo della Torah e per prevenire il peccato di trascurarla a causa degli studi filosofici. Tuttavia Portaleone non si limita alla descrizione del Tempio. Gli arredi, i ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] e minuziosa, fondata sulla convinzione che il viaggio dantesco raffiguri in realtà il cammino terreno dell'uomo dal peccato alla fede; e che, parimenti, inferno, purgatorio e paradiso siano semplici allegorie dei vari livelli della condizione ...
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MEDICI, Sisto
Eva Del Soldato
MEDICI, Sisto. – Nacque a Venezia nel 1502 da una famiglia di origini bresciane.
Rimasto orfano, fu allevato dalla nonna e dalla zia. Già intorno ai dieci anni manifestò [...] il M. giunge a giustificare l’usura per i soli ebrei, in quanto è bene che siano essi a farsi carico del peccato. Chi prende soldi a usura, invece, si rende colpevole solo di scandalo passivo ed è per questo scusabile. Il M. afferma esplicitamente ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...