FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] che è ... È la legge più spaventosa delle cose create. Doverle accettare, non poterle mutare". Vivere accanto ai peccatori e al peccato, ma col cuore puro: di questo Anselmo è convinto. Solo così sarà possibile mettere in atto l'amore e aiutare gli ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] intravvedere l'esistenza di un segreto, di una macchia, forse di un peccato» (Botteghe oscure, addio. Come eravamo comunisti, Milano 1996, p. 28). Un segreto, un peccato, che furono improvvisamente rivelati nel 1956, dal rapporto segreto di Nikita S ...
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PIO da Pietrelcina, santo
Sergio Luzzatto
PIO da Pietrelcina (Francesco Forgione), santo. – Nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 maggio 1887, quarto di otto figli. Il padre Grazio [...] da San Marco in Lamis. L’infanzia di Gesù, la corporeità del Salvatore e della Vergine, il sangue del Crocifisso, il peccato, la sofferenza, la redenzione, l’espiazione, l’io come oggetto passivo dell’azione divina, la profferta di se stesso quale ...
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BEARZOT, Enzo
Gigi Garanzini
Nacque a Joannis, frazione di Ajello del Friuli (Gorizia), il 26 settembre 1927, da Egidio, funzionario e poi direttore di banca a Cervignano, ed Elvira, casalinga.
La [...]
Calciatore professionista
Bearzot esordì in maglia nerazzurra il 21 novembre 1948, Inter-Livorno 3-1, con la maglia numero 5. Peccato che quella maglia fosse stata indossata a rovescio, con il numero 5 sul petto anziché sulla schiena: tale era l ...
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BELLELLI, Fulgenzio
Mario Rosa
Nacque a Buccino (Salerno) il 18 giugno 1677, secondo G. Bellelli ed E. De Tipaldo, e non nel 1675, come erroneamente in Lanteri e Lopez Bardón, ed ebbe il nome di Francesco. [...] quelle degli "scolastici". Fondamentale appare perciò nel B. la differenza tra i due stati di natura prima e dopo il peccato originale. La natura dell'uomo (ritenuto per analogia immagine di Dio) è intesa dal B. nella sua scaturigine agostiniana, ma ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] a questa tesi eretica, che aveva impegnato sia Hamann, sia Herder e Kant, il G. ricostruì minutamente la storia in Il peccato di Adamo ed Eva. Storia della ipotesi di Beverland (Milano 1933), mostrando come in esso si fosse fatto strada il rifiuto ...
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IACOPO da Benevento (Iacobus iudex)
Ferruccio Bertini
Alla fine della commedia intitolata De uxore cerdonis si legge il distico "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] il prete, travolto dalla passione dei sensi, finisce per risultare un personaggio positivo a confronto con il cerdo, il cui peccato è invece l'avida dabbenaggine.
La morale posticcia è quindi solo un pretesto, o una giustificazione, che consente di ...
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FORTEGUERRI, Giovanni
Vanna Arrighi-Franco Pignatti
Nacque a Pistoia nel 1508 da Desiderio di Giovanni e da Cassandra di Possente Brunozzi. Apparteneva a una delle più prestigiose famiglie della città, [...] per colpa della sua antica natura, e due confratelli: l'unico spunto autenticamente novellistico, il peccato carnale di Senso, viene solo enunciato senza avere uno sviluppo narrativo. Senza dubbio le novelle più lubriche e inquietanti della raccolta ...
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CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] galuppo, / se ci è nessun fallito o rovinato, / e' s'è con fra Mignatta accompagnato. / O Dio, per qual peccato / consenti tu che Firenze rovini, / a pitizione di quattro cittadini / ambiziosi fini, / ch'àn fatto sottilmente una idolatria / per ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] con rigore le conseguenze nella dottrina della «doppia predestinazione». La natura umana è infatti, secondo C., totalmente viziata dal peccato originale, e il libero arbitrio non è più in grado, da solo, di dirigersi al bene: volere questo è ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...