Pechino (cin. Beijing) Città capitale della Cina (19.617.963 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata nella sezione nord-orientale del paese, un centinaio di km a NO di Tianjin, [...] de Meuron; piscina, studio PTW; ecc.); della sede televisiva nazionale (R. Koolhaas); di residenze (S. Holl).
Per il genere teatrale cinese ➔ Pechino, opera di.
Per l'uomo di Pechino (Sinanthropus pekinensis o Homo erectus pekinensis) ➔ Zhoukoudian. ...
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Imperatore della Cina (Pechino 1906 - ivi 1967); regnò sul trono della Cina col nome di Xuan Tong (1909-12). Dopo l'avvento della Repubblica visse nel Palazzo imperiale di Pechino (fino al 1924). Fuggito [...] a Tianjin, accettò di essere fatto reggente (1932) e poi (1934) imperatore del Manchukuo, dove regnò, creatura dei Giapponesi, fino al 1945, allorché fu deposto dai Sovietici; nel 1946 fu consegnato alle ...
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Imperatore della Cina (Pechino 1760 - Ch'engte 1820), della dinastia mancese Qing. Regnò dal 1796. Prima dell'assunzione al trono il suo nome era Yong Yan. ...
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Sinologo (Gaillac, Albi, 1689 - Pechino 1739). Missionario gesuita; dal 1722 in Cina, ne studiò l'astronomia (Histoire de l'astronomie chinoise, 1732), la religione, la storia e la letteratura. Fu membro [...] dell'Accademia di Pietroburgo e dell'Accademia delle scienze di Parigi ...
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Astrofisico cinese (Pechino 1936 - Tucson, Arizona, 2012). Docente di Astrofisica e collaboratore di Hu Yaobang, è stato espulso dal partito comunista nel 1987. Poco meno che perseguitato per le sue idee [...] riformiste, ha sempre sostenuto l’indipendenza della scienza dalla teoria marxista ispirando molti dei giovani che scesero in Piazza Tienanmen. Ormai inviso al regime (perché annoverato tra i leader delle ...
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Generale (Yilong, Sichuan, 1886 - Pechino 1976). Studiò nell'Accademia militare dello Yunnan e in Germania. Già membro del Guomindang, passò al Partito comunista cinese nel 1922. Tornato in Cina (1925), [...] guidò nel 1927 la rivolta delle truppe nazionaliste di Nanchang (Jiangxi), riuscendo a formare il primo nucleo dell'esercito popolare. Collaborò con Mao Zedong nell'organizzazione dell'armata rossa che ...
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Daoguang
Imperatore cinese (Pechino 1782-ivi 1850). Della dinastia mancese dei Qing (1644-1912), il suo nome privato era Minning; il suo regno (1820-50) segnò un periodo di stasi politica e di crisi [...] economica. Dopo la guerra dell’oppio (1840-42) dovette aprire vari porti al commercio europeo, dando così inizio alla penetrazione economica e politica dell’Occidente ...
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Missionario e sinologo (Macerata 1552 - Pechino 1610). Gesuita, fu inviato nelle Indie Orientali (1577) e poi in Cina (dal 1582), dove iniziò la sua opera di divulgazione della cultura occidentale e di [...] , e di molte personalità di corte, che gli permise una larga opera di apostolato (2000 convertiti, di cui 400 a Pechino). Fu sepolto a Pechino (è il primo straniero, non ambasciatore, sepolto in Cina). L'opera di evangelizzazione di R. si basò sul ...
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Uomo politico cinese (Hefei 1823 - Pechino 1901); organizzò (1853) la resistenza contro la ribellione dei Taiping che riuscì a soffocare (1864) con l'aiuto dell'inglese Ch. G. Gordon. Governatore del Chihli [...] (1870), poi (1875) grande segretario dell'Impero, come tale negoziò numerosi trattati, tra cui quello col Giappone (1895), e concluse la pace con gli alleati dopo la repressione della ribellione dei Boxers ...
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Uomo politico cinese (Jiaonan 1898 - Pechino 1975), noto con lo pseudonimo di Kang Sheng. Impegnato politicamente già durante gli studî universitari, fu tra gli organizzatori della fallita insurrezione [...] a Shanghai (1927). La militanza nel partito comunista cinese gli valse la nomina a Commissario censore del Comitato centrale (1930), e nel 1934 entrò a far parte del Politburo. Inviato a Mosca per conoscere ...
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pechino
s. m. e agg. [dal nome della città di Pechino (cin. Beijing); nel sign. 1, attraverso il fr. pékin], invar. – 1. Tipo di tessuto ottenuto con armatura fantasia, caratterizzato dalla rigatura longitudinale piuttosto marcata. 2. a. Razza...
cyberdissidente
(cyber-dissidente), s. m. e f. Chi manifesta la propria dissidenza, anche politica, attraverso la rete telematica; chi non rispetta le regole e i divieti imposti per l’uso della rete telematica. ◆ Ieri la giustizia cinese ha...