Tibet
Paola Salvatori
(XXXIII, p. 800; App. II, ii, p. 996; III, ii, p. 954; V, v, p. 497)
La regione autonoma del T. ha una superficie di 1.200.000 km², una popolazione pari a 2.480.000 ab. (secondo [...] azioni di guerriglia nel T. orientale e nel 1959 un'insurrezione scoppiata a Lhasa venne violentemente repressa dalle autorità di Pechino. Alla fuga del Dalai Lama, che costituì un governo in esilio a Dharamsala, in India, fece seguito quella di gran ...
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GARIONI, Vincenzo
Angelo Del Boca
Nacque a Montebelluna (Treviso) il 19 nov. 1856 da Giovanni e da Teresa Violin. A sedici anni, completati i primi studi nel paese natale, entrò nella Scuola militare [...] in Cina, quando il corpo di spedizione giunse il 29 agosto davanti al porto di Tong-ku, capolinea della ferrovia per Pechino, il G. si trovò in grandissima difficoltà perché non c'erano sulla terraferma aree disponibili per gli Italiani e neppure i ...
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Marignolli, Giovanni dei
Francescano (n. Firenze-m. 1359) nel convento di S. Croce in Firenze, poi professore di teologia a Bologna. Detto anche Giovanni di S. Lorenzo, nel 1339 fu inviato in missione [...] e Caffa, seguendo la strada dei mercanti genovesi giunse ad Armolik nel Turkestan; di lì proseguì fino a Khanbaliq (Pechino), attraverso il Gobi, giungendovi nel 1342, accolto con onori dal gran khan. Dopo tre o quattro anni di permanenza ...
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Gran khān dei Mongoli e imperatore della Cina (n. 1215 - m. 1294), nipote di Genghiz khān. Incaricato (1251) da suo fratello Mangū, gran khān, di amministrare le province mongole della Cina settentrionale, [...] varî pretendenti al khānato supremo, ma Q., respinti tali tentativi, rimase capo incontrastato dell'impero; spostò la capitale da Karakorum a Pechino (1264) e fondò la dinastia Yuan. Tra il 1276 e il 1279 completò la conquista della Cina, dopo di che ...
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Altan Khan
Capo militare mongolo (n. 1507-m. 1583). Prese parte attiva alla restaurazione della potenza gengizkhanide operata da Dayan Khan, guidando alcune delle campagne contro gli oirati e attaccando [...] N-E dell’ansa del Fiume Giallo e fondò la capitale Kokekhota; continuò le incursioni in territorio cinese giungendo a minacciare Pechino (1550) e costringendo i Ming a trattati di pace non favorevoli. Nel 1576 si convertì al buddhismo lamaista e nel ...
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Cina e India. Lo sviluppo economico
Federico Rampini
Deng Xiaoping, allora segretario generale del Partito comunista, prese la storica decisione di avviare la Cina sulla strada del capitalismo nel 1979. [...] fa seppe fare il salto, da fabbrica del pianeta a superpotenza regina nell’innovazione e nelle tecnologie avanzate. È un progetto che Pechino elabora da anni. La crisi lo rende attuale e ne precipita i tempi.
India
Nella crisi del 2008-2009 l’India ...
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Uomo politico e militare cinese (n. Huanggang, Hubei, 1907 - m. 1971). Dopo aver contribuito alla direzione della "lunga marcia" accanto a Mao Zedong (1934-35), ricoprì diversi importanti incarichi militari [...] 1948 e del 1948-49 riuscì a mettere in collegamento lo Shaanxi con la Manciuria e a occupare la regione di Pechino-Tianjin. Ministro della Difesa dal 1959, promosse attività di educazione politica nelle forze armate di cui accentuò il carattere di ...
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Diplomatico inglese (Simla 1862 - Londra 1949). Funzionario in India, dove fra il 1910 e il 1914 resse la segreteria degli affari esteri, guidò la delegazione britannica alla conferenza di Simla (1913-14), [...] . L'accordo, pur confermando l'appartenenza del Tibet al territorio cinese, ne distingueva una sezione interna, sotto il controllo di Pechino, da una esterna, autonoma, e stabiliva il confine fra il Tibet e l'India (la cosiddetta linea M.). Tale ...
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Qubilay Khan
Gran khan dei mongoli e imperatore della Cina (n. 1215-m. 1294), nipote di Genghiz Khan. Incaricato nel 1251 da suo fratello Mangu, gran khan, di amministrare le province mongole della Cina [...] al khanato supremo, ma Q.K., respinti tali tentativi, rimase capo incontrastato dell’impero; spostò la capitale da Karakorum a Pechino nel 1264 e fondò la dinastia Yuan (1271-1368). Tra il 1276 e il 1279 completò la conquista della Cina. In ...
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JIANG ZEMIN
Martina Teodoli
Uomo politico cinese, nato a Yangzhou (Jiangsu) il 17 agosto 1926. Membro del Partito comunista cinese dal 1946, si laureò in ingegneria elettronica nel 1947 presso l'università [...] sindaco (1985-87) e segretario del partito (1987-89) a Shanghai. Durante la protesta studentesca scoppiata a Pechino nella primavera del 1989, adottò una posizione intransigente e sostenne pienamente la linea repressiva adottata dal governo.
Dopo la ...
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pechino
s. m. e agg. [dal nome della città di Pechino (cin. Beijing); nel sign. 1, attraverso il fr. pékin], invar. – 1. Tipo di tessuto ottenuto con armatura fantasia, caratterizzato dalla rigatura longitudinale piuttosto marcata. 2. a. Razza...
cyberdissidente
(cyber-dissidente), s. m. e f. Chi manifesta la propria dissidenza, anche politica, attraverso la rete telematica; chi non rispetta le regole e i divieti imposti per l’uso della rete telematica. ◆ Ieri la giustizia cinese ha...